Lavis: l'attore e modello Marco Consoli in corsa alle elezioni comunali

di Nicola Baldo

Un nuovo modello per Lavis. Frase che, molto facilmente, in sé contiene un gioco di parole. Perché nella vita Marco Consoli è - anche - un modello.

Ed ora è pronto a scendere nell’arena della politica comunale, visto che il prossimo 20 e 21 settembre sarà candidato alle comunali nella lista del Patt.

Un nuovo modello inteso di sviluppo, culturale e non, è anche il cavallo di battaglia con il quale il 55enne artista ed organizzatore culturale intende presentarsi alle urne. «La parola chiave per me è felicità - racconta - la mia idea è quella di rendere i residenti di Lavis più felici di quanto lo siano ora. Come? Attraverso un progetto su cinque anni che riguardi davvero tutti, rivolto a bambini, anziani, donne e uomini. Voglio cambiare l’approccio verso le persone e capire le loro esigenze ponendo a tutti i lavisani una sola domanda: “come posso renderti felice?”».

Finalità, obiettivi, idee e progetti che sono già stati messi nero su bianco e sottoposti anche al gruppo lavisano delle Stelle Alpine in vista delle urne. Proposte che partono dall’organizzazione e realizzazione di una lunga lista di eventi, per portare la cultura soprattutto in mezzo alla gente, in mezzo alle strade. Oppure attraverso la creazione di una «anagrafe delle risorse» presenti a Lavis, dagli specialisti quali elettricisti o tecnici per arrivare ad artisti ed operatori culturali.

«Quando abbiamo iniziato a parlare della possibilità che potessi concorrere alle elezioni - prosegue Consoli - la mia disponibilità l’ho data non con il chiodo fisso di dover entrare in consiglio. Bensì dando la mia disponibilità per dare uno stimolo al mondo culturale lavisano».

Come? A partire da una serie di corsi di crescita personale e professionale aperti a tutti, per arrivare all’organizzazione di eventi di socializzazione, di contaminazione ed interculturali. Con proposte per tutte le fasce d’età ma ad orari diversi, per scongiurare il rischio di un «paese dormitorio», per poi proporre anche tessere o app coinvolgendo le attività economiche. Così da sostenerle coinvolgendole direttamente nelle attività culturali e negli eventi del territorio. Quindi un altro «filotto» di idee, che vanno dal creare un appuntamento annuale dedicato a don Giuseppe Grazioli, oltre a percorsi pedonali e di jogging, l’istituzione di un archivio fotografico e multimediale della borgata ed un abbellimento di vie e piazze. Per giungere fino a luoghi come il Parco Urbano, da utilizzare sempre più per spettacoli ed eventi.

«Vorrei poter creare tante occasioni di crescita per tutti i lavisani - prosegue - ho in mente una fila di iniziative e di corsi che possano coinvolgere tutti, anche le attività economiche. Mi piacerebbe davvero tantissimo inserire, un giorno, Lavis nel club dei Borghi più belli d’Italia, le potenzialità le ha tutte ma ha bisogno di una visione d’insieme fra tutte le sue componenti.
Io vorrei dare il mio contributo in questo percorso, mettendo a disposizione quelle che sono le mie competenze e le molteplici esperienze maturate in questi anni».

 

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