Polverizzato il blocco di roccia che minacciava dall'alto Maso Nuovo

di Nicola Baldo

Con un po' di ritardo sulla tabella di marcia, l'esplosione programmata del pezzo pericolante del monte di Mezzocorona è andata a buon fine. Il forte vento ha ritardato le operazioni obbligando gli artificieri e i vigili del fuoco a un secondo scoppio, dopo che il primo non era riuscito a causa del distacco della parte esplosiva, facendo così venire meno il botto. Erano quasi le 18, quindi, quando il blocco di montagna che minacciava la frazione di Maso Nuovo è esploso cadendo a terra e alzando una grandissimo polverone. Secondo i tecnici, alla fine tutta la parte pericolante è saltata come da programma e ora non ci saranno più rischi immediati per i residenti della frazione.

Seconda ed ultima esplosione dopo quella di gennaio che ha definitivamente così messo in sicurezza le case della frazione di Mezzocorona, anche se per un paio di giorni i tecnici proseguiranno le operazioni di pulizia e sistemazione della montagna. Dopo la frana dello scorso anno e la prima esplosione programmata a metà gennaiom la seconda di ieri è stata inizialmente disturbata dal forte vento che ha spirato in a tutta la Piana rotaliana.

«Alla fine la cosa importante è che le case e i loro abitanti siano state messe in completa sicurezza. Ed ora speriamo che per loro non si ponga più il problema di avere questa spada di Damocle sopra la testa», ha affermato il consigliere provinciale Denis Paoli, che ha seguito le operazioni insieme all'amministrazione comunale di Mezzocorona. Raggiunto l'obiettivo della messa in sicurezza di Maso nuovo, ora si vorrebbe un monitoraggio costante ed estremamente puntiglioso della situazione del Monte per il pericolo di crolli.

«C'è sempre stato un controllo continuo del monte, ma spesso molto settoriale. Quello che ora cerchiamo di fare insieme alla Provincia, ai tecnici ed a tutto il personale qualificato è garantire una controllo costante e continuo del Monte in tutta la sua interezza. Dal castello di San Gottardo fino a l'ultima casa di Mezzocorona, per questo ci siamo già organizzati per mettere in piedi questo controllo in modo tale da garantire il più possibile la sicurezza dei residenti e monitorare per quanto sia possibile al massimo la montagna. Sappiamo che non è possibile controllare al 100% la natura e la montagna, ma vogliamo fare tutto quello che è possibile per prevenire eventuali crolli in futuro», ha spiegato il sindaco di Mezzocorona Mattia Hauser .

Diversi i residenti di Mezzocorona e Roverè della Luna che nel pomeriggio di ieri hanno seguito le operazioni di esplosione del pezzo di montagna, mentre già in serata i residenti sono potuti tornare a casa.

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