Panchine antivirus in prova sul Monte di Mezzocorona

di Nicola Baldo

Un esperimento, per permettere a tutti di godersi le panchine e l’aria aperta. Ma rispettando il necessario distanziamento sociale.

Un esperimento che avrà in Mezzocorona il proprio fulcro da un’idea che si vuole esportare in tutta la provincia. Quello che l’amministrazione comunale di Mezzocorona in collaborazione con la cooperativa Il Gabbiano stanno realizzando al Monte è un prototipo pensato appositamente per permettere alla comunità di rispettare facilmente le indicazioni giunte dalle autorità.
In pratica, sono stati realizzati dei supporti in legno che sono facilmente applicabili a panchine e tavoli all’aperto.

Pezzi di arredo che, di fatto, permetterà di sedersi anche sulla medesima panchina lasciando però sempre almeno un metro di distanza fra le persone. Ed un domani, quando non sarà più così necessario mantenersi a distanza, si potrà agilmente togliere tutti questi supporti, riportando tavoli e panche alla normalità.

«Visto che per i prossimi mesi dovremo convivere con un distanziamento sociale abbiamo pensato, grazie collaborazione con la cooperativa Il Gabbiano che ha ideato la cosa, di adeguare i gruppi di arredo e le panchine che garantiscono il distanziamento - spiega Matteo Permer, assessore a turismo, montagne, pro loco, associazioni e sport - Intanto abbiamo realizzato il progetto sperimentale sul Monte e se i riscontri saranno positivi nulla vieta di riproporre anche in altre zone della borgata questo tipo di intervento».

Inoltre, sempre nell’ottica della prevenzione, alla funivia di Mezzocorona sono state installati dei cartelli informativi che riportano tutte le corrette modalità per usufruire della stessa funivia mantenendo il distanziamento sociale.

L’idea, nata nelle stanze del Il Gabbiano, ha trovato terreno fertile a Mezzocorona per sperimentare questa soluzione, dove la cooperativa trentina da un po’ di tempo si occupa proprio di strutture del genere. A livello strutturale sono state create in laboratorio queste soluzioni di arredo, con dei pezzi di legno agganciati a sbarre di ferro adattate ed adattabili. Così da poterlo adattare ad ogni tipologia di tavolo o panche. Una soluzione che soprattutto in ottica turistica potrebbe essere molto utile, per permettere di utilizzare questo genere di strutture senza dover tirare fuori il metro e calcolare la distanza.

«In questo particolare momento storico - prosegue Permer - è chiaro e naturale avere indicazioni di questo genere da rispettare. Ma crediamo sia anche compito nostro come amministratori dare a tutta la comunità gli strumenti giusti per poter osservare senza troppi problemi le nuove regole che sono state introdotte per fronteggiare un nuovo eventuale contagio di Covid-19». Quindi ben venga, se il tempo meteorologico di questi giorni lo permetterà, tornare a vivere il Monte di Mezzocorona si potrà senza problemi ed utilizzando liberamente anche panche e tavoli. L’intenzione è verificare, in pochi giorni, l’impatto che questa novità avrà sull’utilizzo degli arredi da parte dei visitatori. E poi il progetto sarà «esportato» in tutte le altre location come parchi e giardini della borgata rotaliana.

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