Il mistero della lupa investita fra Sorni e San Michele: il traffico scarso per Covid favorisce i selvatici?

Il traffico scarso per Covid favorisce i selvatici?

Una volta appurato che si trattava, davvero, di una lupa lo stupore è stato grande. E questo anche per i Forestali ed i Vigili del fuoco volontari, accorsi per recuperare la carcassa di una lupa investita sulla retta di San Michele all'Adige. Una lupa a San Michele? A quote così basse? Strano, ma vero. Eppure la presenza di questo grande carnivoro in piena Piana Rotaliana ha stupito tutti. Così adesso sono in corso le indagini da un lato per capire chi abbia investito l'animale, e dall'altro per ricostruire come questa lupa sia arrivata fino a due passi dal fiume Adige.

«Anche per noi si tratta di una cosa molto strana, mi stupisco sempre di più – commenta Denis Cuel , comandante dei vigili del fuoco volontari di San Michele intervenuti per recuperare l'animale – già un paio d'anni fa, sempre sulla stessa strada, investirono un cervo. Altro animale che, difficilmente, si vede dalle nostre parti. Ma una lupa non ce l'aspettavamo davvero». Erano le 3.30 della notte fra giovedì e venerdì quando un automobilista di passaggio sulla statale 12, poco dopo l'abitato di San Michele in direzione sud, a pochi passi dai Sorni e dall'ex dogana, notava a bordo strada una carcassa di animale. L'automobilista in questione avvisa subito il 112 che mobilita i volontari di San Michele, che giungono sul posto nel giro di un quarto d'ora. La dinamica dei fatti appare fin da subito chiara: la lupa è stata investita da un automobilista di passaggio, morendo sul colpo.

I volontari di San Michele recuperano la carcassa e la portano in caserma dove alle 8.30 i forestali si presentano per esaminarla. «Inizialmente non eravamo sicuri che si potesse davvero trattare di una lupa – prosegue Cuel – visto che in paese un compaesano possiede un cane lupo cecoslovacco che ha sembianze molto simili a quelle di un lupo. Per verificare se si trattasse di un cane abbiamo così sottoposto il corpo all'esame della macchinetta per rilevare i cip, la quale ha dato esito negativo. Non vi erano cip con i dati del padrone nel corpo rinvenuto. A questo punto abbiamo consegnato l'animale ai forestali». I quali a Trento hanno provveduto a sottoporre la carcassa ai primi esami, certificando che si trattava di una lupa femmina adulta, del peso di 31,8 chilogrammi.

Confermata subito anche la dinamica dell'incidente, trattasi di un investimento stradale. E così ora alcuni campioni organici dell'animale saranno sottoposti ad analisi genetiche, così da avere conferma cerca della specie e dell'origine dell'animale. Mentre è aperta anche la ricerca dell'automobilista che, nel cuore della notte, ha investito l'animale. Proprio i dati di queste analisi genetiche saranno poi molto importanti per cercare di definire gli spostamenti dell'animale. Solitamente, hanno spiegato i forestali, i lupi si muovono in branco ma non è inusuale che qualche esemplare viva per conto proprio. O perché è stato cacciato dal branco o perché eliminato dal gruppo in quanto troppo debole. Capire la provenienza dell'animale aiuterebbe a determinare le motivazioni che hanno spinto la lupa a scendere nelle zone abitate. E se l'assenza di traffico mista ad una generale minore attività dell'uomo in zona, a causa dell'emergenza coronavirus, abbia effettivamente spinto l'animale a scendere fino sulla statale 12, ad un tiro di schioppo dal fiume Adige.

comments powered by Disqus