Albiano, negato agli elicotteri l'atterraggio sul campo sportivo

di Giorgia Cardini

Mai era successo che un corpo dei vigili del fuoco volontari presentasse un’interrogazione a un’amministrazione comunale.
Ad Albiano, però, è accaduto: il 7 febbraio scorso, il comandante dei pompieri Gabriele Pisetta ha preso carta e penna per chiedere alla sindaca Erna Pisetta perché il Corpo da lui guidato non sia stato interpellato quando il Comune ha deciso di vietare l’atterraggio notturno, nel campo sportivo in località Tassaiole, ai velivoli del Nucleo elicotteri del Vigili del fuoco permanenti.

«Il Comune ha negato questa possibilità a causa di alcune presunte criticità», spiega Gabriele Pisetta.
Di che genere? «Quando il Nucleo di Trento ha presentato domanda di disponibilità del campo, a inizio anno, è stato inviato un tecnico comunale a fare un sopralluogo. Questo, stando alle motivazioni espresse nel diniego, ha rilevato alcuni potenziali pericoli per gli elicotteri, come la presenza di cartelloni e di lamiere libere. Problemi del tutto risolvibili, per altro, se ci fosse stata la volontà di risolverli».
Volontà che però, secondo il comandante, non ci sarebbe stata, forse per salvaguardare il manto in sintetico del campo su cui si allena e gioca l’Asd Porfido Albiano, squadra che milita nel girone A della Promozione.  Ma c’è più di un motivo per cui l’area era stata selezionata da Trento come una di quelle dove far volare gli elicotteri: il campo in località Tassaiole, oltre a essere illuminato,è infatti vicinissimo alle cave di porfido, luoghi dove è elevata la possibilità che si verifichi un incidente, anche grave.

«Il problema è che se si vieta l’atterraggio notturno per la mancanza di sicurezza, allora bisogna negare anche quello diurno», aggiunge il comandante, contrariato soprattutto per il fatto che il sopralluogo tecnico sia stato effettuato senza che i Vigili del fuoco  (di solito interpellati anche a proposito dell’esistenza o meno di condizioni di sicurezza dei luoghi) siano stati avvisati e coinvolti. «Per noi, le criticità rilevate non esistono», chiarisce Pisetta.
Al Nucleo elicotteri di Trento, il comandante  Piergiorgio Rosati non vuole entrare nei motivi per cui l’uso del rettangolo di gioco è stato dichiarato «off limit» dall’amministrazione cembrana, ma spiega: «Con l’avvento del volo notturno regolare, da inizio anno abbiamo espanso la nostra operatività e questo ci ha portato a chiedere a tutti i Comuni trentini la disponibilità dei campi sportivi, aree di atterraggio per eccellenza perché vaste e illuminate, almeno finché i Comuni non adegueranno le dimensioni delle piazzole di atterraggio, di solito piuttosto piccole e non illuminate».

A Rosati non risulta che, oltre ad Albiano, altri Comuni abbiano negato la possibilità di atterrare, ma precisa: «Non sono cose di cui mi occupo direttamente. Ci sono però un paio di campi sportivi che noi abbiamo considerato non atterrabili, per vari motivi, chiedendo ai sindaci di rimuovere gli ostacoli esistenti. Stiamo inoltre cercando di sensibilizzare i Comuni a modificare le piazzole ingrandendole e a renderle disponibili di notte, anche perché i campi sportivi servono per giocare ed è giusto che la loro destinazione sia questa».
Ma cosa avete fatto, quando ad Albiano vi hanno detto che non potevate utilizzare l’area di Tassaiole? «Abbiamo chiesto al comandante Pisetta di tagliare tutte le piante vicine alla piazzola di atterraggio esistente». E riuscite a usarla anche di notte, quindi? «Sì, anche se siamo un po’ al limite come dimensioni e atterrare non è comodo».

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