Mezzolombardo: il Martini vola, ma chiede uno studentato

Il Martino Martini piace sempre di più. E nel suo futuro, nemmeno tanto lontano, la quota dei mille studenti iscritti si vede ormai nitidamente. 

Lo dicono i numeri, lo dice il trend di crescita, lo dice la qualità dell’offerta formativa dell’istituto di Mezzolombardo. Il quale accanto all’ovvia felicità per l’apprezzamento di studenti e famiglie, si trova però a fare i conti con oggettivi problemi di spazio. E con una idea, un progetto, che, nel giro di pochi anni, diventerà una necessità. Ovvero la creazione di uno studentato per i ragazzi e le ragazze che arrivano da lontano. «Di questo tema abbiamo già parlato in alcune occasioni con Comune di Mezzolombardo e Comunità di Valle della Rotaliana - conferma la dirigente scolastica, Tiziana Rossi - è da un po’ che questa idea circola, ma adesso credo si debba iniziare a ragionare concretamente sulla realizzazione di una struttura di questo genere. Molti ragazzi già oggi provengono da fuori della Piana Rotaliana, è poi verosimile che questo interesse nei confronti del Martini cresca anche fuori dalla nostra Provincia». Ad oggi, infatti, sono «solamente» due gli studenti extraregionali, ovvero due ragazzi di Bardolino che pendolarizzano fra Mezzolombardo ed il veronese. Ma nelle ultime giornate dalle porte aperte studenti e famiglie di Lombardia e Veneto sono venuti appositamente a Mezzolombardo per valutare il Martini come liceo da frequentare. Oggi alcuni posti letto lasciati liberi al convitto di San Michele vengono destinati ad alcuni studenti del Martini, che arrivano da zone periferiche del Trentino.

Ma se i numeri continueranno ad alzarsi come è praticamente sempre successo negli ultimi anni? Andiamo allora ad analizzarli questi numeri, visto che lo scorso 31 gennaio si sono concluse le iscrizioni per l’anno scolastico prossimo. Sono 192 gli studenti iscritti, che a settembre andranno a completare qualcosa come ben undici classe prime. Dentro tutti questi nuovi iscritti e fuori solamente quattro classi che, oggi, frequentano la quinta. Dagli attuali 600 studenti, quindi, nel prossimo anno scolastico il numero complessivo degli alunni passerà a 720. Se questo trend continuerà, nel giro di tre anni si arriverà a superare quota mille alunni. Con tutte le conseguenze del caso. Quelle positive, ovvero la consapevolezza che l’offerta formativa del Martini è particolarmente apprezzata. E quelle negative, ovvero il bisogno ormai impellente di nuovi spazi. «E non è solamente una questione di convitto o di posti letto - prosegue la dirigente scolastica Rossi - ma anche semplicemente di aule dove poter ospitare tutte queste nuove classi. Il tema degli spazi, ormai, per noi è diventato vitale.

Da un lato a breve ci serviranno anche altre aule per la semplice didattica, per non parlare degli impianti sportivi. A breve sarà coperto lo spazio esterno, realizzando così una palestra più piccola rispetto a quella attuale ma così facendo potremo contare su due strutture. Certo è che se davvero questo trend continuerà e si arriverà ai mille studenti, bisognerà fare un’ampia riflessione su tutto il tema degli impianti e degli spazi». E che il numero di iscrizioni, che alla fine saranno praticamente 200, è stato anche «calmierato» dal test d’ingresso svolto in alcuni indirizzi. Altrimenti questo numero di nuovi alunni sarebbe stato ancora più alto. Il liceo ad indirizzo sportivo piace, ma non è il solo. Perché fra le nuove prime due saranno del liceo scientifico sportivo e due ad indirizzo tecnico ecomico sportivo. Mentre altre due prime saranno al liceo delle scienze umane ed altrettante ad indirizzo tecnico e tecnologico, mentre una prima la avranno gli indirizzi tecnico economico non sportivo, lo scientifico delle scienze applicate ed una nel corso sperimentale di scienze applicate in quattro anni. Anche il Martini segue il trend di praticamente tutti gli istituti trentini, con i maschi in numero maggiore fra i nuovi iscritti nei corsi tecnologici mentre le ragazze la fanno da padrone al liceo delle scienze umane.

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