Razzia dei ladri nei negozi Colpi a raffica nella notte

di Nicola Baldo

La porta spaccata in piena notte. Ed un gruppo di ladri che hanno portato via, fortunatamente, solamente pochi spiccioli da tre diverse attività commerciali.

Giusto qualche decina di euro in monete tenute come fondo cassa dalla Fotostudio 2000, laboratorio fotografico e negozio specializzato di via Peratoner a Lavis, oltre che al Sartori’s ed alla gelateria Serafini.
Poteva avere un esito veramente peggiore il furto subito da Paola Berghem e da Michele, titolari dello studio fotografico nonché attività commerciale maggiormente colpita nella notte fra domenica e lunedì.
Perché dei tentativi, non proprio “professionali”, di fare irruzione in alcune attività commerciali lavisane si sono registrati anche in altri negozi. Dalla cartoleria di via Rosmini (proprio davanti al Fotostudio 2000) alla Sd Sport, negozio di attrezzatura sportiva, per arrivare fino alla gelateria Serafini ed al Sartori’s Hotel. Anche in queste ultime due attività i ladri sono riusciti ad entrare e portare via giusto poche decine di euro, prima dell’efficace e tempestivo intervento dei carabinieri di Trento.

Timidi tentativi in attività commerciali fronte strada, riuscendo però a forzare solamente l’ingresso dello studio fotografico (nella foto).
«Era l’una e 50 minuti della notte – ricorda Paola Berghem – quando a casa nostra è arrivata la segnalazione che si era messo in funzione l’allarme del negozio. Nel giro di pochi minuti eravamo qui per verificare cosa fosse successo, se si trattasse di un tentativo di furto oppure semplicemente di un contatto, un corto circuito o altro. Invece era vero... per noi è il primo tentativo di furto che subiamo qui a Lavis da quando abbiamo aperto, nel 2003». Il suono dell’allarme che ha rilevato il movimento di persone all’interno dell’attività commerciale ha, verosimilmente, fatto scappare di corsa i ladri. Che anziché portar via con sé macchine fotografiche, strumentazioni, telecamere, si sono concentrati solamente sui (pochissimi) contanti rimasti in cassa. Nel vassoio di plastica, ritrovato poi ieri mattina nascosto nella neve a poche centinaia di metri di distanza dal negozio, ancora le monetine da 1, 2 e 5 centesimi.

Per il Fotostudio 2000 un grande spavento, un danno certamente limitato rispetto a quello che poteva essere, ma anche la necessità ora di sistemare la porta d’ingresso. «Credo che sia più l’atto in sé – aggiunge Michele – a dare fastidio piuttosto di quello che hanno poi effettivamente rubato o ai danni che hanno provocato». Che non si trattasse di un gruppo di professionisti lo si evince facilmente. Vuoi dal fatto che la porta sia stata aperta con qualcosa di simile ad un piede di porco, dopo averla presa a calci. Vuoi perché questi tentativi di furti sono arrivati la domenica notte, quando nessun commerciante lascerebbe mai grandi somme in cassa nel fine settimana.

«Quando sono arrivato ad aprire in mattinata – aggiunge Luca Barbacovi, titolare della Sd Sport anch’essa in via Peratoner – ho trovato la maniglia spostata come se qualcuno avesse provato ad aprire la porta. In sé niente di che, poi qui vicino è stato trovato il contenitore in plastica delle monete della Fotostudio». Chiaro, nessuna emergenza né situazione di pericolo. Ma, purtroppo, azioni che ladri più o meno professionisti possono provare a compiere a Lavis come in tanti altri comuni del Trentino. Nel tentativo, con la speranza, di rimediare un po’ di contanti. L’importante, per le attività commerciali, è proteggersi con adeguati sistemi d’allarme, così come è prezioso il lavoro della stessa comunità. Nel vivere, in primo luogo, il proprio territorio e, di conseguenza, facendo vivere il territorio.

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