Lavis vuole fare il parcheggio interrato

Settanta fra posti auto e garage interrati, proprio sotto alla storica piazza del Mercato, destinata entro un paio d’anni a cambiare profondamente volto. O, meglio, quella che in realtà si chiamerebbe piazza Anita Garibaldi, anche se a Lavis viene quotidianamente chiamata piazza del Mercato visto che ospita le tradizionali bancarelle. Un angolo di Lavis a due passi dal centro storico che nel prossimo biennio subirà un restyling profondo, con la realizzazione di un parcheggio interrato con 70 posti auto o garage, su due piani. E, in superficie, la piazza è destinata a cambiare completamente volto, pur mantenendo una parte dei parcheggi attuali. 

Un progetto, per ora solamente preliminare, di cui l’Adige aveva già parlato più volte l’estate scorsa ma che è stato presentato ufficialmente mercoledì sera da Comune e da Urban Park, ovvero la cooperativa nata appositamente per realizzare i parcheggi interrati, destinati soprattutto ai residenti del centro e di questa parte di Lavis: appena una trentina i presenti, non un dato esaltante.
«Questo progetto - ha spiegato il vicesindaco Luca Paolazzi - nasce dalla collaborazione fra pubblico e privato, per dare una risposta ad una esigenza, quella del parcheggio, che a Lavis è sentita ormai da molti anni. Anni fa c’era l’idea di realizzare un parcheggio dietro a Palazzo de Maffei, ma adesso la soluzione migliore è questa sotto a piazza del Mercato».

Una quarantina i soci che hanno già aderito alla cooperativa, liberi quindi ci sono ancora parecchi posti. L’idea è realizzare e vendere ai soli residenti nel Comune di Lavis questi posti sotterranei, mentre in superficie, dagli attuali 65 parcheggi stile «mucchio selvaggio» di oggi, si passerà a una quarantina di posti - presumibilmente a disco orario - incastrati fra il verde, marciapiedi, un più sicuro accesso alle scuole medie ed una viabilità destinata a cambiare. Con via Carlo Sette che si sdoppierà, creando una viabilità circolare intorno alla piazza. Così da permettere di avere una corsia di marcia sempre aperta, anche in caso di eventi o manifestazioni organizzate in piazza.
«Entro la primavera presenteremo il progetto esecutivo di questi 70 posti auto che, in caso di una grande richiesta, potranno essere aumentati di una decina - ha aggiunto Claudio Civettini, presidente di Urban Park - mentre in questi primi sei mesi del 2019 svolgeremo dei test per capire cosa c’è nel sottosuolo».

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