Lavis, siringa all'entrata della scuola

di Nicola Baldo

Concetti come rispetto della legalità, cittadinanza ed educazione civica sono cose preziose per l’Istituto comprensivo di Lavis. Ancora di più in questo periodo, dopo il ritrovamento nei giorni scorsi di una siringa usata vicino al cancello esterno delle scuole medie, in pieno centro, a Lavis. 
 
«Sicuramente non avvertiamo alcun allarme particolare - commenta Stefano Chesini, dirigente scolastico dell’istituto lavisano -: questa siringa, che è stata trovata all’esterno della scuola, può essere arrivata lì in tanti modi diversi. Fra l’altro se non erro sul monumento è installata una telecamera, anche se non so dove sia puntata. Ma per quanto ci riguarda è la prima volta che succede una cosa del genere nei pressi del complesso delle scuole medie. Mentre lo scorso anno era stata ritrovata una siringa nei pressi della scuola elementare ed ovviamente ci siamo attivati subito per avvisare tutti, dal Comune alle forze dell’ordine».
 
Accanto al polo delle scuole Grazioli, infatti, c’è un vicoletto alquanto buio e defilato. È già capitato spesso in passato che vi si trovassero bottiglie o lattine di alcolici vuote o spazzatura. Una situazione ben nota a tutti, visto che si tratta di un luogo appartato e tranquillo.
 
A pubblicare sulla piazza virtuale di Facebook, nelle scorse ore, le fotografie di questa siringa ritrovata per terra e scatenare un dibattito online è stata la consigliera comunale della Lega Nord Monica Ceccato, membro anche del consiglio d’istituto in quota alle minoranze consiliari. 
 
«Per contrastare sul nascere fenomeni di questo genere - prosegue Chesini - come scuola ci siamo attivati con percorsi particolari pensati appositamente per l’educazione alla legalità, al rispetto delle regole e dell’educazione civica. Grazie all’ausilio di incontri e lezioni con forze dell’ordine e specialisti e devo ammettere che sono sempre molto frequentati e molto utili per i ragazzi. Ora chiaramente cercheremo di approfondire questa vicenda, ma quello che insegnamo ai ragazzi è sempre di saper leggere e capire anche fatti come questi. Che capiscano anche di avere un approccio critico a quello che vedono sui social network, capendo ed interpretando ciò che viene postato, un luogo dove può capitare che alcune cose vengano amplificate». 
 
Dopo la pubblicazione sui social network di queste fotografie, naturalmente si è scatenato il dibattito, virtuale e reale, fra i cittadini e in particolare tra genitori ed esponenti politici, che si è allargato anche citando altri punti di Lavis nei quali vengono spesso trovati rifiuti, bottiglie di alcolici vuoti o sporcizia in generale.

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