Un libro nel ricordo del piccolo Giacomo

di Lorena Stablum

È molto di più di un libro quello che Viviana Brugnara e suo marito Stefano Fontana hanno dato alle stampe in queste settimane.
È soprattutto un gesto d'amore e di speranza fatto nel ricordo di Giacomo, il figlio che la coppia dieci anni fa ha perso per la volontà di un destino davvero ingiusto. Un'opera che racconta il territorio in cui vivono, che trae forza dal passato, ma che vuole essere, anche, l'occasione per sostenere iniziative benefiche. Perché «De li loro gazi e boschi», questo il titolo del volume, servirà a raccogliere fondi da destinare al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Santa Chiara di Trento. 
«Da molto tempo stavo pensando di realizzare questo libro - spiega Viviana Brugnara -. Ora è arrivato il momento. E dieci anni dopo il dolore enorme che ci ha toccato, ho sentito che come mamma dovevo fare qualcosa per il mio bambino. Questo è un modo per ricordare con gioia il nostro Giacomo. Un bambino che per la nostra famiglia è una presenza costante. Con mio marito abbiamo pensato di collegarlo a un progetto benefico. Ho trovato molta disponibilità nel primario Saverio Tateo - aggiunge - e insieme stiamo pensando al modo migliore per impiegare i soldi che riusciremo a raccogliere».  

«De li loro gazi e boschi» (160 pagine) è un libro che parla di boschi e di gestione condivisa del territorio. Il volume va alle radici più profonde della storia di due comunità, quelle di Giovo e di Faedo. Due comunità che sono anche un punto di riferimento nella vita dei due autori: corrispondente da molti anni per L'Adige , Viviana Brugnara è di Verla di Giovo e oggi è vicesindaca del Comune di Faedo e, così, Stefano Fontana di Faedo è custode forestale a Giovo.  

«Questo libro rispecchia quello che siamo e il radicamento alla nostra terra - continua Viviana Brugnara -. Io e mio marito ci siamo conosciuti proprio in un bosco per un altro libro che stavo scrivendo». 
Nelle pagine c'è anche tutta la loro famiglia: Viviana Brugnara ha effettuato la ricerca storica e gli approfondimenti, mentre Stefano Fontana ha curato la parte fotografica e più naturalistica. Ma anche la piccola Aurora, la sorellina di Giacomo, che ha appena concluso la seconda elementare, ha voluto dare il suo contributo inventando una fiaba ambientata nel castello di Königsberg. Nella parte finale, quattro pagine riportano infatti la storia che è stata anche illustrata dalla bambina.  

«In ogni pagina traspare il nostro pensiero - conclude l'autrice -: oggi le nostre comunità sono quello che sono perché qualcuno, prima di noi, ha gestito il territorio in un certo modo». 
Il libro, che ha ricevuto il patrocinio della Provincia e dei Comuni di Giovo e Faedo, sarà presto presentato in una serata pubblica. Poi, chi volesse riceverne una copia, e fare una donazione, può contattare la coppia sulla pagina Facebook «Un libro per Giacomo».

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