A Palù di Giovo è stata fondata la Confraternita delle Bollicine

Gente operosa, generosa e che non si può certo dire disdegni il vino, i cembrani - e più in particolare i paluderi - hanno pensato di tributare il loro grazie a quello che si considera l’inventore dello champagne - il monaco benedettino Pierre Pèrignon - fondando «La Confraternita delle bollicine». A rendere giuramento nelle mani del gran maestro Riccardo Pellegrini e del maestro Valentino Pellegrini sono stati Renato Franch, Ettore Filippi, Paolo Inama, Diego Moser, Antonio Paolazzi, Beniamino Pellegrini, Ferruccio Pellegrini, Ivano Pellegrini, Quinto Pellegrini, Franco Pelz, Mario Rizzoli e Paolo Tiefenthaler. 
Un’iniziativa di stampo goliardico, come testimoniano anche i copricapi di maestri e discepoli, che però rinsalda ancor più il forte legame che da sempre il versante in destra Avisio della Valle di Cembra ha con la coltivazione della vite. La rappresentazione plastica che meglio rende l’idea di questo sodalizio fra il duro lavoro dei contadini, il territorio aspro capitato loro in sorte e il prodotto di questa unione, è rappresentato dai meravigliosi terrazzamenti che dal Comune di Altavalle a quello di Giovo, da quota 700 metri scendono fino all’Avisio. Un’unione che si celebra da sessant’anni a Verla di Giovo con la Festa dell’Uva e più recentemente a Cembra con una delle più importanti rassegne internazionali del Müller Thurgau, vitigno che proprio in val di Cembra ha trovato uno dei territori dove esprimere al meglio le proprie caratteristiche.

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