Lavis, giunta in tabella di marcia Le relazioni di sindaco e assessori

E’ proceduta a buon ritmo e con un elevato coefficiente realizzativo l’attività della giunta comunale di Lavis guidata dal sindaco Andrea Brugnara rispetto agli obiettivi inseriti nel bilancio di previsione del 2016.
Ad attestarlo, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, è stato il rendiconto della gestione dell’esercizio 2016 - il primo imputabile in toto all’Amministrazione in carica - illustrato nelle relazioni del sindaco e degli assessori Caracristi, Castellan, Fabbro, Pasolli e Paolazzi. Relazioni che in qualche caso si sono intrecciate un po’ fra loro «a testimonianza - ha sottolineato in chiave positiva il capogruppo del Pd Ivo Dorigatti - dell’ottimo metodo di lavoro adottato dall’esecutivo comunale, all’insegna della condivisione dei temi e non dell’agire per comparti stagni, tenendo come riferimento primario il bene della comunità lavisana». 
Diverso il giudizio sull’operato della giunta dato dalle minoranze. Lavis Civica per bocca del capogruppo Roberto Piffer, dopo aver molto apprezzato il lavoro dei tecnici comunali nella stesura della parte tecnica del documento, non ha mancato di esternare il proprio malcontento sulle relazioni di sindaco e assessori che dovevano offrire la lettura politica dei dati: «In particolare - ha sottlineato Piffer - sono parsi fuori luogo i numerosi rimandi ad opere non ancora realizzate che troveranno compimento forse solo quest’anno, mentre ci si sarebbe aspettati di trovare due righe di spiegazione sui perché del ritardo con cui si è giunti alla presentazione al consiglio del rendiconto».   
Voto contrario al documento è stato espresso anche dai consiglieri della Lega Nord rappresentati giovedì da Simone Moser vista l’assenza giustificata della capogruppo Monica Ceccato, per i quali genericamente «le risorse a disposizione potevano essere sfruttate meglio».  Sono suonate infine un poco contraddittorie le motivazioni addotte dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Sarah Pilati per giustificare il voto di astensione: «Non posso negare l’impegno della giunta nella realizzazione di migliorie sia concrete che educativo-formative per la comunità - ha premesso Pilati -. La giunta tuttavia non ha posto attenzione a problematiche fondamentali (non meglio precisate, ndr), quindi il mio sarà un voto di astensione». 
All’insegna di una sana vivacità dialettica interna alla maggioranza, il finale di seduta, con il consigliere del Pd Enzo «Cic» Marcon  che dall’alto di 40 anni di esperienza nell’associazionismo sportivo ha rilevato alcune criticità nella decisione della giunta di coinvolgere le associazioni nell’autogestione di Palavis e palestra del Polo scolastico. «Purtroppo da persona che trascorre circa 10 ore a settimana in palestra ho notato che forse non tutti siamo ancora culturalmente pronti a tanto - ha detto Marcon -. La presenza di un custode potrebbe garantire maggior rispetto della cosa pubblica anche nei giorni di sabato e domenica quando per le partite giunge pubblico da fuori paese. La palestra del polo scolastico, in particolare, è comunicante con la scuola in senso stretto e andrebbe pensata una soluzione per migliorare il controllo. Non tutto può essere sacrificato sull’altare del risparmio».
La replica dell’assessore allo sport, nonchè compagno di partito, Luca Paolazzi non si è fatta attendere: «L’autogestione è stata avviata dopo un confronto con i dirigenti delle società. Sappiamo che è una strada con delle criticità, ma che offre anche delle opportunità non riducibili al mero vantaggio economico. La più importante è quella della responsabilizzazione delle società e degli atleti e per questo la sperimentazione in atto proseguirà».

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