Paganella, nuova pista da sci sul comune di Zambana

di Mariano Marinolli

Sarà discussa nel prossimo consiglio comunale di Zambana la variante al Prg per l’ampliamento della zona sciabile sul versante della Paganella, che si estende dal Passo della Selletta fino alla località Dosson, proprio sul confine con il Comune di Andalo.
La variante si è resa necessaria per consentire la realizzazione della nuova pista della Selletta, tutta sul territorio catastale di Zambana e che affiancherà, per il primo tratto, quella già esistente fino a Malga Zambana; poi il tracciato s’infilerà nel bosco parallelamente alla «nera» dell’Olimpionica, fino al Dosson. I lavori potranno avere inizio solo nella primavera dell’anno prossimo, poiché servono alcuni mesi per l’iter burocratico con l’inserimento della variante nel Pup e le relative autorizzazioni rilasciate dal Servizio urbanistica e dal Servizio foreste della Provincia. 
 
Il sindaco Renato Tasin è fiducioso sul confronto che si aprirà in consiglio e auspica un voto unanime «Vogliamo essere partecipi dell’incremento turistico e dello sviluppo economico della Paganella. Anche Zambana trarrà i suoi benefici, poiché la nuova pista che passa davanti alle nostre strutture (la malga, il ristorante attiguo alla stalla e la Casara, ndr), ci consentirà in futuro di ristrutturare e ampliare il nostro rifugio. Il che significa: nuovi posti di lavoro, nuove opportunità per l’indotto economico (affitto delle strutture, ndr) e un maggior introito per l’affitto dei nostri terreni alla società Paganella 2001 che realizzerà il nuovo impianto e la nuova pista.
 
Sarà una pista «rossa», come ci spiega il presidente della Paganella 2001 Eduino Gabrielli, lunga quasi due chilometri e mezzo, con una larghezza di una trentina di metri. La superficie interessata dalla variante è di nove ettari: la partenza della pista è ad un’altitudine di 1.976 metri e l’arrivo a 1.468 metri, con una pendenza media del 24%.
E l’impianto? «Dobbiamo ancora decidere - risponde Gabrielli - perché bisognerà aspettare un anno prima di avviare i lavori. Stiamo valutando due ipotesi: una seggiovia a sei posti, oppure una telecabina - La stazione a valle sarà costruita al Dosson e quella a monte, dopo quasi due chilometri di risalita, proprio dove arriva adesso la vecchia seggiovia, che sarà congiuntamente dismessa».
 
L’investimento per la Paganella 2001 spa supera i dieci milioni di euro, ma la realizzazione dell’impianto si rende necessaria per due motivi: il primo riguarda la sicurezza. Infatti, in caso di avverse condizioni meteo quando per vento o nebbia (e capita spesso) viene chiusa la seggiovia che da Albi de Mez sale in cima alla Paganella, chi dalle piste di Fai vuole tornare ad Andalo, o viceversa, è costretto a scendere lungo l’impegnativa «nera» dell’Olimpionica. E, per i principianti e i bambini, diventa troppo pericoloso avventurarsi sulla «nera». Spesso si sono visti bambini piangere, gente togliersi gli sci per la paura, ma su una simile pendenza innevata è impossibile camminare. Senza poi contare i tanti ruzzoloni e gli infortuni avvenuti.
 
L’altro motivo riguarda la comodità di raccordare le piste di Andalo a quelle di Fai con il collegamento che sarà realizzato, congiuntamente alla costruzione del nuovo impianto, tra Malga Zambana e Albi de Mez. Infine, rimanendo sempre agibile anche la vecchia pista, il nuovo impianto consentirà di raggiungere la cima della Paganella, proseguendo con la seggiovia della pista Panoramica, eliminando le frequenti code che si formano alla partenza della seggiovia di Albi de Mez.

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