Lavis-Mezzocorona-Cembra: ecco la nuova Cassa rurale

di Giorgia Cardini

Il dado è tratto, per la seconda fusione tra Casse rurali della Piana Rotaliana e della Valle di Cembra. 
 
Dopo la firma del protocollo d’intesa avvenuta a fine gennaio tra i tre istituti di Mezzolombardo - San Michele all’Adige, Roverè della Luna e Giovo, martedì scorso sono stati i consigli di amministrazione delle casse di Mezzocorona e Lavis-Valle di Cembra a siglare il protocollo d’intesa per far nascere la Cassa rurale Lavis - Mezzocorona - Valle di Cembra (questo il nuovo nome), che potrebbe avere come acronimo «La.Me.Val.», con un richiamo all’orgoglio e all’appartenenza territoriale.
 
Certo, non c’è l’accordo a cinque che avrebbe dovuto dare vita a un’unica banca di credito cooperativo per due valli e due comunità (Rotaliana e Cembra), ma la «fuga in avanti» delle altre tre casse in gennaio - giustificata da coefficienti patrimoniali migliori e da risultati operativi positivi anche negli ultimi anni - ha impedito che si realizzasse uno dei progetti cui tenevano anche i vertici della Federazione della Cooperazione. Così, entro la fine dell’anno dovrebbero nascere due Casse che opereranno incrociandosi su territori «gemelli» anche per attività economica, con quale futuro davanti per ora non è dato sapere, anche se c’è chi scommette che la riforma del credito cooperativo porterà presto a riflettere sull’opportunità di completare quella che ora appare una unificazione parziale. 
 
In ogni caso, la nuova banca che nascerà per incorporazione della più piccola Mezzocorona nella più grande Lavis - Valle di Cembra sarà operativa dal 1° ottobre 2017. La nuova realtà avrà 6.630 soci, 16 sportelli, 124 collaboratori e collaboratrici. Sul fronte dei conti potrà godere di un patrimonio di 86,7 milioni di euro, di una raccolta complessiva di 971,8 milioni e di impieghi per 727,4.
 
Quanto ai risultati di bilancio 2016, per Lavis il 2016 dovrebbe essersi chiuso molto meglio di quello precedente, ossia in pareggio o leggero utile, mentre Mezzocorona ha scontato un altro anno negativo, anche se con un rosso inferiore a quello precedente, per la necessità di ulteriori pulizie nei crediti. La Cassa nascente si presenta comunque  solida, con un indice di patrimonializzazione Core Tier1 che supererà il 14%, al di sopra dei requisiti richiesti. 
 
A regime, nel 2019, la nuova Rurale con sede legale a Lavis avrà un consiglio di amministrazione composto da 7
amministratori più il presidente, che verrà eletto in assemblea senza vincolo territoriale. Il vice, invece, sarà eletto dal cda. Nella fase transitoria che durerà tre anni sarà garantita una rappresentanza di 2 consiglieri espressione della Rurale di Mezzocorona, mentre dopo non ci saranno più riferimenti territoriali. E la direzione generale sarà assunta dall’attuale direttore della Cassa Lavis - Valle di Cembra Paolo Pojer.
 
«L’obiettivo è quello di creare una nuova realtà solida - spiega Ermanno Villotti, presidente della Rurale Lavis – Valle di Cembra  - e in grado di perseguire livelli massimi di efficienza ed efficacia gestionale e di qualità dei servizi offerti. Ma anche di supportare la ripresa economica dei territori serviti, sostenendo e incentivando la domanda di finanziamenti delle famiglie e delle imprese locali, aiutandole a ricercare e sviluppare nuove direttrici di crescita».
 
«L’unione tra le due realtà - afferma il presidente della Cassa Rurale di Mezzocorona Sandro Pancher -  ha un solo e preciso obiettivo: garantire convenienza, servizi, sicurezza e sostegno ai soci, alle famiglie, alle imprese e alle associazioni, in una dimensione nuova e in continuità con i valori e la missione dell’essere Cassa Rurale».
Ora parola alla Banca d’Italia e alla Regione per il via libera all’accordo, quindi ai soci - tra aprile e maggio - per la sua realizzazione. 

comments powered by Disqus