Mezzocorona, turismo

Sì al piano di rilancio del paese con la montagna

Il progetto preliminare di valorizzazione delle peculiarità naturalistiche e ambientali del Monte di Mezzocorona, fortemente voluto dall’amministrazione Hauser, «nell’ottica di esaltarne la fruibilità nell’ambito di un processo di sviluppo che avrà ricadute economiche e turistiche importanti per l’intera Piana Rotaliana», è stato approvato dal consiglio comunale. A descrivere nel dettaglio gli interventi contemplati nell’ambizioso piano, che vale 2,6 milioni di euro, è stato l’ingegner Sandro Leoni, dello studio  «Sintesi architettura & ingegneria» di Trento, anima e coordinatore del progetto. 
 
«È la prima volta che viene fatto uno studio volto a dare una visione unitaria di Mezzocorona Paese e Mezzorocona Monte - spiega il sindaco Mattia Hauser -, è vero c’è una parte sotto, il paese, e una parte sopra, l’importante appendice del Monte, ma in una visione futura il messaggio che deve arrivare al turista deve essere di continuità». Non si tratta, quindi, solo di realizzare una piattaforma panoramica (skywalk) e un ponte tibetano con oltre cento metri di luce, per citare gli interventi più suggestivi, ma di far diventare il Monte simbolo del paese con segnaletica e cartellonistica ad hoc. «Dall’ingresso del paese ai cartelli che indicano il Monte, fino alla stessa segnaletica dei percorsi panoramici e dei punti d’interesse sulla montagna - continua il sindaco -; tutto il territorio sarà caratterizzato da una stessa linea stilistica per dare un’immagine unitaria. Ci sarà spazio anche per totem informativi telematici». 
 
Ma è soprattutto sulla riqualificazione delle aree delle stazioni a valle (parcheggio) e a monte della funivia, sulla messa in sicurezza dei percorsi, e le componenti di arredo quali panchine, sedute e pedane nei punti di sosta, la sistemazione e l’adeguamento del percorso panoramico a bordo monte che si punta. Con il ponte tibetano sospeso che viene visto come il punto di forza. «In Val di Rabbi ha portato un incremento importantissimo di turismo delle famiglie - puntualizza Hauser - che è proprio il target al quale anche noi ci rivolgiamo». 
 
Il via libera del consiglio al progetto preliminare consente di programmare i primi interventi e, soprattutto, di avviare l’iter per poter accedere ai finanziamenti provinciali ed europei (sul Psr per i territori rurali o altri progetti). «Naturalmente noi speriamo di poter partire entro la legislatura - conclude Hauser -; in ogni caso lasceremo un’eredità importante alla prossima amministrazione: un progetto globale che può essere realizzato per step, un passo alla volta, programmando il futuro». Intanto, l’amministrazione comunale ha già stanziato a bilancio 150 mila euro per la nuova segnaletica e la cartellonistica con il simbolo del Monte: 75 mila euro sul bilancio di quest’anno e 75 mila euro sull’anno prossimo. 
 
Tornando al progetto complessivo, si vuole anche porre rimedio ad una situazione che già a partire dall’area della stazione a valle della funivia non lascia un buon ricordo dell’accoglienza. «Il primo impatto per chi arriva la prima volta ai piedi del Monte - si legge nella relazione - attualmente è un generale smarrimento, un piazzale caotico con qualche bacheca, in pratica un invito al fai da te». Al di là quindi dei programmi futuri di rinnovo dell’impianto, sul sedime della vecchia stazione il progetto prevede la realizzazione di una nuova struttura per info point, area ristoro, vendita di pubblicazioni, cartine e gadget, prodotti artigianali ed enograstronomici del territorio. È previsto anche il recupero del fabbricato della vecchia stazione a monte come spazio didattico - informativo. L’area antistante sarà attrezzata con sedute, mentre da lì il sentiero proseguirà per collegarsi alla vicina piattaforma panoramica a picco sull’abitato e con ampio piano di osservazione su tutta la Piana Rotaliana. Verrà anche creata un’area di osservazione naturale, in uno spazio aperto che termina con il ciglio della montagna in direzione del sentiero di discesa a valle (sentiero 500).
 
Infine, il ponte sospeso in val de la Vila: la passeggiata è quella della strada de le Longhe, molto frequentata e apprezzata dai turisti: il ponte tibetano indubbiamente costituirà un elemento di richiamo in più. Il progetto preliminare di valorizzazione delle peculiarità naturalistiche e ambientali del Monte di Mezzocorona, fortemente voluto dall’amministrazione Hauser, «nell’ottica di esaltarne la fruibilità nell’ambito di un processo di sviluppo che avrà ricadute economiche e turistiche importanti per l’intera Piana Rotaliana», è stato approvato dal consiglio comunale. A descrivere nel dettaglio gli interventi contemplati nell’ambizioso piano, che vale 2,6 milioni di euro, è stato l’ingegner Sandro Leoni, dello studio  «Sintesi architettura & ingegneria» di Trento, anima e coordinatore del progetto. 
 
«È la prima volta che viene fatto uno studio volto a dare una visione unitaria di Mezzocorona Paese e Mezzocorona Monte - spiega il sindaco Mattia Hauser -, è vero c’è una parte sotto, il paese, e una parte sopra, l’importante appendice del Monte, ma in una visione futura il messaggio che deve arrivare al turista deve essere di continuità». Non si tratta, quindi, solo di realizzare una piattaforma panoramica (skywalk) e un ponte tibetano con oltre cento metri di luce, per citare gli interventi più suggestivi, ma di far diventare il Monte simbolo del paese con segnaletica e cartellonistica ad hoc. «Dall’ingresso del paese ai cartelli che indicano il Monte, fino alla stessa segnaletica dei percorsi panoramici e dei punti d’interesse sulla montagna - continua il sindaco -; tutto il territorio sarà caratterizzato da una stessa linea stilistica per dare un’immagine unitaria. Ci sarà spazio anche per totem informativi telematici». 
 
Ma è soprattutto sulla riqualificazione delle aree delle stazioni a valle (parcheggio) e a monte della funivia, sulla messa in sicurezza dei percorsi, e le componenti di arredo quali panchine, sedute e pedane nei punti di sosta, la sistemazione e l’adeguamento del percorso panoramico a bordo monte che si punta. Con il ponte tibetano sospeso che viene visto come il punto di forza. «In Val di Rabbi ha portato un incremento importantissimo di turismo delle famiglie - puntualizza Hauser - che è proprio il target al quale anche noi ci rivolgiamo». 
 
Il via libera del consiglio al progetto preliminare consente di programmare i primi interventi e, soprattutto, di avviare l’iter per poter accedere ai finanziamenti provinciali ed europei (sul Psr per i territori rurali o altri progetti). «Naturalmente noi speriamo di poter partire entro la legislatura - conclude Hauser -; in ogni caso lasceremo un’eredità importante alla prossima amministrazione: un progetto globale che può essere realizzato per step, un passo alla volta, programmando il futuro». Intanto, l’amministrazione comunale ha già stanziato a bilancio 150 mila euro per la nuova segnaletica e la cartellonistica con il simbolo del Monte: 75 mila euro sul bilancio di quest’anno e 75 mila euro sull’anno prossimo. 
 
Tornando al progetto complessivo, si vuole anche porre rimedio ad una situazione che già a partire dall’area della stazione a valle della funivia non lascia un buon ricordo dell’accoglienza. «Il primo impatto per chi arriva la prima volta ai piedi del Monte - si legge nella relazione - attualmente è un generale smarrimento, un piazzale caotico con qualche bacheca, in pratica un invito al fai da te». Al di là quindi dei programmi futuri di rinnovo dell’impianto, sul sedime della vecchia stazione il progetto prevede la realizzazione di una nuova struttura per info point, area ristoro, vendita di pubblicazioni, cartine e gadget, prodotti artigianali ed enograstronomici del territorio.
 È previsto anche il recupero del fabbricato della vecchia stazione a monte come spazio didattico - informativo. L’area antistante sarà attrezzata con sedute, mentre da lì il sentiero proseguirà per collegarsi alla vicina piattaforma panoramica a picco sull’abitato e con ampio piano di osservazione su tutta la Piana Rotaliana. Verrà anche creata un’area di osservazione naturale, in uno spazio aperto che termina con il ciglio della montagna in direzione del sentiero di discesa a valle (sentiero 500). 
 
Infine, il ponte sospeso in val de la Vila: la passeggiata è quella della strada de le Longhe, molto frequentata e apprezzata dai turisti: il ponte tibetano indubbiamente costituirà un elemento di richiamo in più.

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