Festa degli asparagi, ci siamo. A Zambana attese 15mila persone

Da giovedì a domenica il prelibato ortaggio protagonista

di Mariano Marinolli

Fervono i preparativi per la festa dell'asparago che animerà l'intero paese da giovedì a domenica prossimi. Sono in fase di allestimento le tensostrutture e gli stand che accoglieranno, in questi quattro giorni, non meno di quindicimila persone. Tanti, infatti, erano i visitatori contati nella scorsa edizione e quest'anno non si esclude di superare anche la soglia dei sedicimila. «Noi ci auguriamo che anche per il 2016 la nostra festa sia gradita dai tanti buongustai che amano gli asparagi - dice la presidente della Pro loco di Zambana, Monica Viola - e stiamo facendo del nostro meglio affinché la manifestazione riesca nel migliore dei modi».

Lo scorso anno furono cucinati e serviti ben undici quintali di asparagi dagli oltre centoventi volontari che, per quattro giorni, si avvicenderanno ai fornelli e al bar. È un momento di forte aggregazione per il paese, poiché tutte le associazioni, sotto la regia della Pro loco e con il patrocinio dell'amministrazione comunale, sono coinvolte in quello che gli «zambanoti» hanno battezzato «l'happening dell'asparago bianco».

Istruzioni per l'uso: per accogliere l'afflusso di visitatori, la Pro loco suggerisce l'uso dei mezzi pubblici, a partire dalla ferrovia Trento - Malè che si ferma a due passi dalla festa. Dovrebbe essere disponibile come parcheggio anche l'ampio piazzale del Consorzio 5 Comuni e il programma è fitto di appuntamenti e intrattenimenti. Non si creda, però, che questa sia solo una grande festa campestre e i produttori di asparagi ci tengono a farlo sapere.

«Questo è un momento per valorizzare il prodotto tipico di Zambana», precisa per l'appunto Roberto Pilati , presidente dell'associazione dell'asparago bianco di Zambana venduto con denominazione geografica comunale, a garanzia della zona di produzione. E racconta che sono, ogni anno che passa, sempre più i visitatori che arrivano da fuori regione: «Io, ad esempio, conosco più di una cinquantina di persone che salgono da Modena, Bologna, persino da Roma, proprio per venire a gustare i nostri asparagi». Nei quattro giorni di festa, ci dicono gli organizzatori, tra la gente si distinguono diversi dialetti di varie regioni italiane e ciò dimostra che la notorietà dell'asparago di Zambana ha varcato i confini del Trentino. «Ma noi non vogliamo pubblicizzare solo i nostri asparagi - aggiunge Pilati - bensì quelli di tutta la provincia perché non c'e motivo di competere fra noi produttori. La festa deve essere un momento di aggregazione sociale tra tutti coloro che hanno la passione per l'asparago, sia esso produttore o consumatore».

Tanti, però, si chiedono perché i vostri asparagi sono venduti a 9 euro al chilo (16 euro per la confezione di due chili), mentre in alcuni supermercati si trovano gli asparagi di Zambana anche a 4 o 5 euro al chilo. «Sinceramente non so e non mi interessa sapere da dove provengono quegli asparagi, ma sicuramente non sono di Zambana. I nostri sono certificati e vendiamo un prodotto fresco di giornata, garantendone la qualità. E credo che la differenza, con quelli che costano la metà, il palato la senta».

La domanda supera sempre di gran lunga l'offerta; per il futuro, esiste la possibilità di ampliare la zona di coltivazione? «Già da quest'anno sono partiti i nuovi impianti che fra tre anni (è il tempo necessario a una nuova spargina per produrre gli asparagi) ci consentiranno di raddoppiare la produzione. Se la domanda continuerà ad aumentare in maniera costante, come negli ultimi anni, credo che tanti frutteti di Zambana saranno convertiti in campi per la produzione di asparagi».

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