Esche avvelenate, è allarme a Lavis. Uccisi una volpe, un gatto, topi e una gallina

di Roberta Boccardi

L’allarme è molto elevato a Lavis dopo il rinvenimento ieri mattina di diversi animali avvelenati in zona Risare, vicino alla partenza della vecchia funivia della Paganella. Tanto che il sindaco, dopo un summit con i responsabili di zona della Forestale, dei Vigili del fuoco e della Polizia locale, ha fatto scattare la procedura prevista dalla legge che prevede oltre alla bonifica dell’area e alla raccolta dei campioni per le analisi, l’affissione di cartelli di avviso alla popolazione.

«È il più grave, ma non è il primo caso quest’anno - dice il sindaco Andrea Brugnara -, a maggior ragione quindi, di fronte ad episodi ripetuti, è stato emesso l’avviso che segnala la presenza sul territorio del comune di esche avvelenate allo scopo di invitare i padroni di cani e altri animali a prestare la massima attenzione». Oltre all’uso del guinzaglio, già previsto dal regolamento di Polizia Urbana, si consiglia l’uso della museruola per evitare l’ingerimento accidentale. E soprattutto s’invitano i cittadini a segnalare ogni «elemento» sospetto alla Polizia Locale (0461/246668) o ai Carabinieri (0461/246331).

Non è il primo caso, ma certamente quanto accaduto ieri ha elevato il livello di allarme, soprattutto perché l’esca deve essere stata confezionata con una sostanza altamente letale: i poveri animali, un gatto, una volpe, una gallina, alcuni topi sono stati trovati tutti lì attorno a quel grumo di grasso, stecchiti. Normalmente invece il veleno dei bocconi agisce più lentamente. Meglio così, forse hanno sofferto meno. Resta il fatto che collocare bocconi avvelenati è un reato, e che il pericolo esiste anche per l’uomo.

Ora tutto è nelle mani dei forestali di Mezzolombardo che, intervenuti ieri sul posto con i vigili del fuoco, hanno recuperato le carcasse e la grossa esca di lardo, per portare avanti le indagini. Come detto il reato è penale, si va dallo spargimento di veleni al bracconaggio. La buona notizia è che è stata recuperata una poiana, viva. «Dopo i due cani uccisi dalle esche lanciate all’interno di una proprietà privata in via Zandonai tra venerdì e sabato, e una precedente segnalazione della presenza di bocconi avelenati tra Maso Calianer e Zambana, una zona di passeggiate - aggiunge il sindaco Brugnara - adesso serve l’aiuto di tutti per fermare questa pratica ignobile quanto pericolosa».

Fortunatamente la zona interessata resta ai margini del paese, ma come dice l’ispettore Nicola Nardin della Polizia locale «è impossibile monitorare una zona così vasta, anche se naturalmente intensificheremo i controlli». Grande impegno anche da parte dei vigili del fuoco che hanno bonificato l’intera area. Manifesti sono stati affissi ieri anche Mezzolombardo,in questo caso per precauzione, in seguito ad una segnalazione.

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