Per il bocciodromo di Lavis un futuro da palestra

C’è un’ipotesi di riconversione per il bocciodromo del Parco urbano di Lavis. Un ragionamento che sta muovendo i primi passi, proposto dal vicesindaco e assessore allo sport Luca Paolazzi alla giunta, su una struttura caduta in disuso, che con opportuni interventi si vorrebbe far rinascere. L’ambito di impiego rimarrebbe quello sportivo. «L’idea - spiega Paolazzi - sarebbe quella di riuscire a chiudere il bocciodromo e trasformarlo in una palestra per tutti gli sport a terra».

L’attuale struttura vede i due campi da bocce uno adiacente all’altro, seppur su piani diversi, coperti da una volta di generose dimensioni retta da cinque travi lamellari semicircolari, aperta alle estremità e ai fianchi. Lì in particolare bisognerebbe intervenire, anche se tutta la struttura sarebbe poi ripresa in mano per dotarla degli impianti necessari (luce, aerazione, riscaldamento, ecc.).

«Siamo ancora nella fase delle valutazioni - mette le mani avanti il vicesindaco -. Sono stati coinvolti gli uffici comunali e la cosa, dal punto di vista tecnico, si potrebbe fare, considerato che si utilizzerebbero servizi e spogliatoi dei campi da tennis». Il problema maggiore, come sempre, è quello delle risorse, ma anche per questo aspetto la rigenerazione parrebbe sostenibile: «Fin dal prossimo anno si potrebbe procedere allo spianamento dell’area, eliminando gli attuali due livelli - sostiene Paolazzi -. Il resto dell’intervento andrebbe poi programmato sul bilancio triennale».

Effetto collaterale benefico del recupero del bocciodromo ad uso palestra sarebbe poi quello di restituire vitalità e quindi controllo sociale, al Parco. A tal fine altri due progetti stanno avanzando: quello della sostituzione del manto in terra dei campi da tennis, con materiale sintetico, «con le superfici - sottolinea l’assessore - che a quel punto si presterebbero ad un utilizzo multifunzionale» e quello della copertura con pallone pressostatico di uno dei due campi «consentendo al Circolo Tennis Lavis - conclude Paolazzi - di estendere la propria attività agonistica e di avviamento al tennis anche nelle stagioni fredde».

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