Dopo la mucca puoi adottare pure lo speck

La macelleria Largher di Cembra accetta prenotazioni

di Luisa Pizzini

Gli si potrà dare un nome, avrà un cartellino che indicherà i genitori (li chiamano proprio così!) e per distinguerlo dagli altri, visto che sono tutti così simili. E lo si potrà andare a trovare bussando alla porta di Casa Largher, a Cembra, dove vi accompagneranno nella storica cantina di famiglia per vedere lo stato di stagionatura del vostro speck. Proprio così, dopo l'iniziativa che ha avuto un gran successo in Trentino per adottare una mucca, sta prendendo piede anche la proposta del salumificio della val di Cembra che l'11 luglio prossimo, per il settimo anno consecutivo ormai, aprirà le prenotazioni di «adotta uno speck».

La genesi di quest'idea, che è riuscita a fidelizzare clienti perfino dall'estero, la racconta Loris Largher . «Noi produciamo salumi da generazioni ed avevamo questo locale storico di famiglia, la vecchia cantina, che con l'andare del tempo era superato dalla strutture realizzate. Ma è un luogo molto bello ed affascinante ed abbiamo deciso di farlo rivivere». Il concetto è proprio quella di tornare a condividere questi luoghi, come si fa ancora nei paesi dove chi ha i salumi li porta nella caneva dell'amico a stagionare. «Devo essere sincero - continua Loris Largher - l'idea è nata assieme all'amico Michele Scala, accompagnatore di territorio in val di Cembra. Sette anni fa. Poi con il passa parola si è diffusa, altre persone ci hanno chiesto di poter prenotare uno speck e da lì è diventata un'adozione a distanza». 

Le pezze di speck in questione provengono da allevamenti di suini italiani, gli stessi usati per il prosciutto di Parma, che arrivano a pesare anche dieci chilogrammi dopo la stagionatura in cantina che dura nove mesi. «In luglio, in contemporanea con la rassegna del vino Müller, raccogliamo le adesioni che ovviamente sono limitate - spiega Largher -. Vendiamo gli speck non stagionati ai genitori adottivi e mettiamo a disposizione di queste persone la cantina, possono cioè venire a controllare la stagionatura. A fine ottobre li invitiamo per il battesimo degli speck durante il quale ad ogni pezza viene attaccato un bigliettino con il nome di papà e mamma e tra castagne, vin brulè e degustazione salumi ospitiamo centinaia di persone a Casa Largher, in una festa che è ormai attesa anche in paese. Arrivano anche dall'estero e attraverso il nostro profilo Facebook, che è molto attivo, seguono le varie fasi fino alla consegna l'estate successiva, quando gli speck ormai pronti lasciano il posto a quelli nuovi per la stagionatura».

L'anno scorso erano ottanta gli speck adottati, al costo di 190 euro l'uno. «C'è chi l'ha adottato per fare un regalo di nozze, ad esempio. Perfino persone che l'hanno avuto in "eredità", perché in un anno succedono molte cose. Sono nate anche amicizie curiose tra chi s'incontra qui. È comunque un'iniziativa che non ha come principale scopo il guadagno: è stata pensata per mantenere vivo quel luogo del nostra famiglia e per instaurare un rapporto con i nostri clienti che altrimenti non abbiamo occasione d'incontrare. Ma è anche promozione del territorio, visto che ad ogni festa riempiamo agriturismi ed i bed&breakfast di Cembra».

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