Mortale / Il dramma

Tragedia di Pieve, sabato l’ultimo saluto a Gabriele Salvadori, la sorella: “Vivrò anche per te”

Il 19enne è morto dopo l’incidente di domenica notte nella galleria Castel Romano. Il giovane stava tornando da una serata in discoteca a Salò quando verso le 4.45 del mattino l’auto che guidava ha sbandato finendo contro un muro del tunnel. Sulla Polo c’erano anche l’amico Salah Ayoube, anche lui 19enne, e il cugino di Gabriele, Samuel Gazzaroli, 18 anni

LA VITTIMA Valle del Chiese, immenso dolore per la morte di Gabriele
TRAGEDIA Terribile schianto: perde la vita Gabriele Salvadori
I GENITORI «Abbiamo sentito l'elicottero e capito subito tutto»

BONDO. Sabato 6 maggio, alle 15, la comunità di Bondo e del Chiese si stringerà per dare l’ultimo saluto a Gabriele Salvadori, il 19enne morto nell’incidente di domenica notte nella galleria Castel Romano. Il giovane stava tornando da una serata in discoteca a Salò quando verso le 4.45 del mattino l’auto che guidava ha sbandato finendo contro un muro del tunnel. Sulla Polo c’erano anche l’amico Salah Ayoube, anche lui 19enne, e il cugino di Gabriele, Samuel Gazzaroli, 18 anni. Le condizioni di Gabriele e Salah erano apparse subito gravissime: i due ragazzi erano stati portati in elicottero al S.Chiara di Trento. Meno grave Samuel.

Gli sforzi dei medici non sono bastati: l’1 maggio la speranza si è spenta per Gabriele. Sabato il funerale, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Bondo (alle 14.30 il rosario): tutta una valle si stringerà a mamma Sonia, papà Stefano, alla sorella Emma e alla fidanzata Mariasole, che insieme alla nonna e a tutti i parenti lo ricordano così: «Sei stato luce nelle nostre vite, ora la tua stella brilla da lontano».

La notizia è piombata nel cuore della comunità dell'Alto Chiese, e nelle intere Giudicarie come un macigno verso l'ora di pranzo ed ha reso ancora più buia una giornata che già non poteva essere di festa. Sgomento, incredulità e tanta, tantissima tristezza per un destino atroce e beffardo. Il parroco don Celestino Riz ha voluto - tramite un videomessaggio - portare la propria vicinanza alle famiglie dei tre ragazzi coinvolti nell'incidente, invitando la comunità a pregare in questo drammatico momento.

«Carissimi tutti - ha esordito - vi raggiungo con questo messaggio perché siamo tutti colpiti e frastornati da quello che è accaduto nelle nostre comunità. Gabriele ci ha lasciati, Salah è ancora grave mentre Samuel sta già meglio. I genitori di Gabriele hanno deciso di donare tutti gli organi di Gabriele affinché ci fossero altre vite. Il più grande gesto d'amore. Ci stringiamo vicini alla famiglia di Gabriele. Nel corso del mio ministero ho imparato che quando i genitori perdono un figlio il dolore è così grande che mi rendo conto di non capire. In questi giorni non sappiamo proprio che dire e magari ci viene anche a mancare la fede. Guardiamo in alto, senza chiederci tanti perché, cerchiamo semplicemente quella forza che ci può far andare avanti».

Gabriele, che per tutti gli amici era il "Gabba", era un giovane ben inserito nella vita sociale della comunità e condivideva con gli amici le passioni più comuni: il calcio, l'interesse per i motori ma anche l'impegno nell'attività di famiglia, l'officina carrozzeria Alpicar di Tione, di cui il papà è titolare.

Attraverso gli studi all'istituto di meccatronica di Villazzano, voleva proprio affiancare il padre e poi seguirne le orme in campo professionale. In tanti, in queste ore, hanno affidato ai social il ricordo dei momenti vissuti con Gabriele. Tra questi, quello dei compagni di scuola dell'istituto Enaip di Villazzano dove, grazie al suo animo buono e gioioso, aveva instaurato legami ed amicizie che, mai come in questi momenti, rivelano le profonde fondamenta.

Straziante il ricordo che la sorella Emma ha pubblicato sul proprio profilo Instagram.: «30 aprile 2023. Una data indelebile, il giorno in cui ci sei stato strappato. Eri il mio fratello, il mio gemello sbagliato, come ti chiamavo io, nomignolo nato dallo scherzo del destino che ci ha visti nascere lo stesso giorno, a distanza di cinque anni l'uno dall'altra. Abbiamo trascorso anni tra amore e sorrisi, tra risate e litigi, fino a trovare quella che era la nostra complicità di fratello e sorella. Oggi non sei più qui con me, o almeno, non lo sei fisicamente. Però io ti sento, e so che ti troverò sempre vivo nel mio cuore, nello sguardo dei miei genitori, nel ricordo della tua risata e delle tue smorfie. Mi manchi, mi manchi immensamente, ti amo con tutto il mio essere. Ti sei portato via un pezzo di me, hai lasciato un vuoto che nulla potrà riempire. Posso farti solo una promessa, ovunque tu sia: io vivrò anche per te, ti amo. La tua Sorellona».

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