Montagna / Tione

Sala mungitura a malga Cengledino. La struttura, meta turistica, sarà ammodernata

Per una malga gestita, una da gestire. “Stiamo facendo il bando per affittare l'altra malga comunale: Campèi", spiega il sindaco di Tione, "che a differenza di Cengledino viene utilizzata da pecore o tutt'al più da manze asciutte”. Ecco tutto quello che c’è da sapere

di Giuliano Beltrami

TIONE. Il valore di una malga per mantenere viva la montagna. In Trentino erano centinaia e centinaia, perché da ogni paese e villaggio si saliva all'alpeggio ai tempi della civiltà contadina, quando tutte le famiglie avevano la stalla con tre o quattro vacche e qualche capra. Poi... Poi si sa, non serve sgranare il rosario delle "disgrazie": l'economia del ventesimo secolo ha cambiato il mondo. E molte malghe sono state abbandonate. Quelle rimaste sono state ristrutturate: c'è chi dice che alcune siano perfino troppo raffinate, ma d'altra parte la qualità della vita dei pastori va aiutata, pena l'abbandono.

L'amministrazione comunale di Tione ha appena affidato un progetto per la realizzazione di una piccola sala mungitura di malga Cengledino. Siamo a 1.670 metri sul mare, lungo la strada che conduce ai laghi di Valbona, un territorio che l'amministrazione comunale del sindaco Vincenzo Zubani all'inizio del terzo millennio lottò per portare nel Parco Adamello Brenta.

La malga da qualche anno è monticata da Daniele Sartori di Caderzone Terme, uno dei giovani rampanti della razza Rendena, il quale, appena arrivato, tre anni fa, ha deciso di realizzare, partendo da zero perché la struttura non era pronta, un agriturismo.

«Abbiamo realizzato uno spazio coperto all'esterno con tavoli e panche. Così - ci raccontò Sartori nel 2021 - offriamo ai visitatori i nostri prodotti. E devo dire che gli ospiti gradiscono e se ne vanno soddisfatti, e questa è la gratificazione più grande che si possa avere».

«Adesso - racconta il sindaco di Tione Eugenio Antolini - abbiamo deciso di dotare la malga di una piccola sala mungitura perché dobbiamo ammodernare la struttura e renderla più appetibile per chi utilizza la malga. Fra l'altro, è un modo per migliorare la logistica, razionalizzando l'entrata e l'uscita delle mucche al momento della mungitura. Parliamo di un investimento che si aggirerà attorno ai 50.000 euro».

Essendo diventato questo luogo (grazie all'impegno dei Sartori) appetito anche dai turisti, occorreva migliorare l'area del parcheggio. «Infatti - conferma Antolini - abbiamo deciso di sistemare l'area in fondo al pascolo, in modo da evitare che si arrivi con le auto fin davanti alla malga, alla quale si arriva con un sentiero di alcune decine di metri. Così, tra parcheggio e piazzola dell'elicottero, riusciamo a rendere il luogo ordinato. Devo dire che siamo molto contenti per la gestione della malga, perché da quando è monticata dalla famiglia Sartori ha visto un incremento di gente che gira». Il parcheggio è realizzato dalla Forestale.

Per una malga gestita, una da gestire. «Stiamo facendo il bando per affittare l'altra malga comunale: Campèi", spiega il sindaco, "che a differenza di Cengledino viene utilizzata da pecore o tutt'al più da manze asciutte».

Campèi e Lanciada, sull'altro versante della valle, sopra Pradibondo, al confine con la val di Ledro. La storia racconta che ai tempi della civiltà contadina, quando per le malghe si litigava, Campèi fu oggetto di scontro con Roncone.

«Ma Tione - sorride il sindaco - vinse, perciò oggi è nostra, con un bel pascolo grande, in una zona incontaminata».

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