Lutto / Ricordo

Addio a Daniela Dagostin, coordinatrice delle scuole materne delle Giudicarie, fondatrice di Coesi e amante della montagna

Aveva 58 anni, dopo una lunga malattia è deceduta a Trento: fu anche assessore di Tione, instancabile promotrice di iniziative cultural ie sociali ,al servizio di bambin ie famiglie

di Giuliano Beltrami

VALLI GIUDICARIE. Un grande dolore è calato come una mannaia sulla testa dei tanti che l'hanno conosciuta ed apprezzata. Sebbene si temesse da tempo questo momento, quando arriva è sempre inatteso. Lunedì se n'è andata Daniela Dagostin (nella foto), che era nata nell'estate del 1964.

Si è spenta nella struttura per le cure palliative di Trento. Ha portato sulle spalle la malattia con la forza con cui ha affrontato sempre la vita.Coordinatrice pedagogica delle scuole materne giudicariesi, quando, alcuni anni fa, nacque la piccola associazione Coesi (in alternativa al colosso Federazione), Daniela non aveva esitato a giocare la scommessa dell'innovazione.

Lei era fatta così: amava le sfide. «E amava la montagna, passione certamente ereditata dal papà», ricordavano gli amici ieri, raccontando di un'altra passione, per lo scialpinismo, «una fra le prime a praticarlo in tempi in cui era una disciplina tipicamente per maschi».

Oltre al lavoro c'era l'impegno nella e per la comunità. Fu giovane consigliera comunale con la sindaca Margherita Cogo e assessora per un breve periodo con Vincenzo Zubani, che succedette a Cogo sulla poltrona più alta del Comune di Tione.  Proprio colei che fu sindaca negli anni Novanta, prima di prendere l'autobus per il Consiglio provinciale, confida il suo rammarico.

«E' una perdita grave, perché Daniela era piena di energia e di voglia di fare. E perché, soprattutto, non ha mai fatto mancare il suo contributo alla comunità. Quando ti impegni come consigliera comunale senza avere incarichi specifici, vuol dire che hai un grande senso civico. Fra l'altro con lei ho intrattenuto rapporti anche sotto il profilo lavorativo. Era coordinatrice pedagogica delle scuole materne, e la Scuola musicale (di cui Cogo è presidente, ndr) con le scuole materne ha portato avanti bei progetti».

Sul piano personale, «Daniela - continua Margherita Cogo - era sempre disponibile, sempre di buon umore. Ha affrontato questa malattia con spirito positivo. Sono rimasta stupita dalla sua forza d'animo».Il piano personale. L'amica Alessandra parla del carattere di Dani, «positivo e sempre rivolto alla parte buona delle cose e delle persone. Nel lavoro ha dato l'anima, e gli è tornato indietro. Nell'ultimo periodo è stata circondata da un sacco di amici: riceveva lettere e biglietti da un mare di gente».

Commovente il saluto di Diego Bonazza, presidente di Coesi. «Ciao Daniela, ti salutiamo con un affetto infinito. Ti sentiamo vicina, sorridente e gioiosa come solo tu sai essere. Sei stata con noi, professionale, attenta, profonda, con una capacità di scandagliare l'animo umano, di vedere quello che gli altri non riescono a vedere, di capire fino in fondo chi hai di fronte sia esso bambino, genitore, maestra, collega o amico. E tutto questo con competenza, ma soprattutto con umanità. Hai una capacità unica e tutta tua di farti voler bene, di voler bene e di fare tanto bene sia in ambito professionale che fuori, punto di riferimento certo e sicuro per chi ha bisogno di te».

Attorno al marito Stefano ed alla figlia Maya si sono stretti i parenti e gli amici, i colleghi e i conoscenti di Daniela. E sarà una settimana emotivamente intensa. Il funerale è in programma infatti per sabato prossimo.

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