Animali / Lo sdegno

Un'altra poiana impallinata e uccisa: questa volta è successo a Storo

Per il rapace, nonostante il trasferimento alla struttura del Bosco della Città a San Rocco di Villazzano e i tentativi dei veterinari della clinica Animal Care di salvarlo, non c'è stato niente da fare

STORO. Ancora poiane nel mirino. Quello di cacciatori che le impallinano nonostante - come tutti i rapaci - sia una specie protetta. Dopo il caso di Tiarno di Sopra - dove un esemplare ferito era stato avventatamente depositato in un cassonetto ed era giunto al centro recupero fauna selvatica quando era ormai troppo tardi - questa volta è stato a Storo che è stato recuperato un altro esemplare, ferito.

Per il rapace, nonostante il trasferimento alla struttura del Bosco della Città a San Rocco di Villazzano e i tentativi dei veterinari della clinica Animal Care di salvarlo, non c'è stato niente da fare. «Le ferite da arma hanno procurato ferite e una frattura incurabile, e per l'animale non c'è stato niente da fare», ha spiegato la Lipu del Trentino in una nota.

«La poiana è stata recuperata in difficoltà a Storo, dalla stazione forestale di Borgo Chiese e consegnata alla Lipu. Impressionante vedere quante volte sia stata colpita: di certo non in modo accidentale, sottolineando per l'ennesima volta quanto poco rispetto ci sia per la fauna selvatica e la natura».

Duro il commento del presidente Sergio Merz: «A colpire, sono i soliti cacciatori che in questo periodo praticano la caccia agli uccelli e sparano a quello che capita. Finiamola di chiamarli bracconieri, il bracconiere nel 80% dei casi è un cacciatore o ex cacciatore che viene colto con le mani nel sacco. È una piaga sociale, quella degli illeciti venatori. Nella maggioranza dei casi non sono nemmeno scoperti, anche per la scarsità di vigilanza dovuta al poco personale forestale sott'organico e alle ridicole sanzioni. Siamo stufi di questo stillicidio di animali protetti e proponiamo che nelle sezioni dove si sono avuti questi atti sconsiderati, sia chiusa la caccia almeno per un periodo a scopo di deterrenza».

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