Montagna / L’intervento

Tre alpinisti scivolano in un pendio sulla Presanella: portati in elicottero all’ospedale di Tione

I tre stavano procedendo in cordata, quando uno è scivolato trascinando anche gli altri due compagni per circa 20/30 metri. Nella caduta, uno si è procurato un possibile trauma all'arto superiore, uno un possibile trauma toracico, il terzo botte ed escoriazioni

TRENTO. Intorno alle 8.45 la Centrale Unica Emergenza è stata allertata per tre alpinisti scivolati su un pendio ripido e innevato nei pressi della bocchetta di Monte Nero, a una quota di circa 3.200 m.s.l.m., mentre stavano percorrendo la via normale che dal rifugio Segantini porta alla cima Presanella (gruppo della Presanella). I tre alpinisti - residenti in provincia di Brescia e nati nel 1979, nel 1966 e nel 1965 - stavano procedendo in cordata, quando uno è scivolato trascinando anche gli altri due compagni per circa 20/30 metri. Nella caduta, uno si è procurato un possibile trauma all'arto superiore, uno un possibile trauma toracico, il terzo botte ed escoriazioni.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell'Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l'intervento dell'elicottero che ha imbarcato a bordo un operatore della Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino. Salito in quota, l'elicottero ha sbarcato in hovering il Tecnico di Elisoccorso e il soccorritore che hanno provveduto a mettere in sicurezza e a stabilizzare gli infortunati. I due meno gravi sono stati recuperati a bordo in hovering, mentre per il terzo è stato necessario utilizzare un breve verricello. Tutti e tre sono stati elitrasportati all'ospedale di Tione.

Poco dopo le 10 altro intervento in soccorso di un escursionista francese del 1994 scivolato sul nevaio Vedretta degli Sfulmini a una quota di circa 2.600 m.s.l.m., a monte del rifugio Alimonta sulle Dolomiti di Brenta. Lo ha raggiunto l'elicottero Pelikan di Bolzano che ha provveduto a recuperare l'infortunato e ad elitrasportarlo all'ospedale di Cles per accertamenti. Non è stato necessario l'intervento degli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio, pronti in piazzola per dare supporto all'equipaggio in caso di bisogno.

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