Troppa neve, strade chiuse: i problemi della statale 237 e della provinciale 34

di Denise Rocca

L'abbinata nevicate abbondanti e rialzo termico ha messo a dura prova la viabilità giudicariese: prima la chiusura, due volte a distanza di pochi giorni, della statale del Caffaro fra Tione e Ponte Arche e dal 28 dicembre la contemporanea chiusura della strada del Lisano (la Sp34), alternativa alla prima per congiungere le Esteriori con il resto della valle.
Proprio quest'ultima è un passaggio più comodo rispetto al passo del Durone, l'unico praticabile quando la direttrice principale è rimasta bloccata, ed è frequentata giornalmente dagli abitanti del Banale che si spostano verso le Giudicarie centrali e la Rendena, e viceversa, ma rimane chiusa, come da ordinanze, almeno fino alla fine di febbraio.

Una data precisa di riapertura, ancora non c'è. La strada è provinciale, di competenza quindi del Servizio strade che spiega: «La condizione di pericolo è rimasta sulla Sp34 anche nei giorni successivi ai problemi che hanno interessato la Ss237 - spiega l'ingegnere Paolo Esposito , del Servizio Strade di Tione - viste inizialmente le basse temperature che non hanno consentito l'assestamento del manto nevoso e ultimamente il rialzo termico con conseguenti distacchi di porzioni di ghiaccio soprattutto nella zona prossima al bivio per la Val d'Algone. In accordo con il Servizio Prevenzione Rischi si è quindi disposta la chiusura dapprima fino al termine del mese di gennaio, poi prorogata anche per il mese di febbraio».

E poi? Poi è difficilmente prevedibile: «Le previsioni di riapertura sono ancora incerte - proseguono dal Servizio Strade - connesse alla presenza di ghiaccio incombente sul versante di monte, alle barriere paramassi al momento di limitata efficacia in quanto colme di neve, agli effetti gelo-disgelo che peggiorano il pericolo di caduta massi». Se il meteo lo permetterà, per riaprire la strada del Lisano serve ancora liberare la carreggiata dalle slavine e dai sassi caduti e bonificare i versanti incombenti più pericolosi. Il problema maggiore sono le condizioni meteo che non permettono ad operai e tecnici di operare in sicurezza: «L'abbinamento tra un mese di dicembre ricco di precipitazioni che ha caricato gli anfratti rocciosi di acqua e l'attuale fenomeno di gelo-disgelo - prosegue Esposito - è una circostanza che può facilmente indurre distacchi di sassi dai versanti rocciosi prossimi al tratto in questione della Sp34. La situazione richiede quindi particolare prudenza, ricordando che ha causato crolli e forti disagi nel periodo corrente su diverse arterie della provincia.
La situazione viene monitorata quotidianamente, sia per mezzo degli operai della Gestione Strade che attualmente si stanno occupando di liberare la sede stradale dalle slavine, nelle zone sicure dove è possibile farlo, sia confrontandosi con i colleghi di Prevenzione Rischi in base alle evoluzioni meteo».
Ogni anno la strada del Lisano è oggetto di interventi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria, anche importanti. In particolare nel corso del 2020 sono state realizzate nuove barriere paramassi e paradetriti per un centinaio di metri, oltre a ripetuti disgaggi e lavori di manutenzione delle barriere sicurvia già presenti.

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