Condino, il sindaco Butterini propone di rifare la scuola spostandola nella zona nord

Messa in sicurezza della scuola elementare e ristrutturazione della palestra. Un argomento che interessa Condino dal tempo in cui era ancora comune autonomo, quando la Provincia stanziò 800.000 euro per quello scopo. Poi il sindaco cambiò: la fascia tricolore passò da Giorgio Butterini a Claudio Pucci. E pure il comune cambiò fisionomia: dopo la fusione con Brione e Cimego, da Condino a Borgo Chiese. L'amministrazione Pucci conferì degli incarichi a professionisti per appurare lo stato di salute dell'edificio scolastico. Il quadro che ne è emerso non è per nulla tranquillizzante: la situazione della struttura, come commenta l'attuale sindaco Giorgio Butterini , «è di gravissima precarietà».

A questo punto le strade che stanno davanti all'amministrazione comunale sono due: o ristrutturare l'edificio attuale, con un investimento assai consistente, o edificare un nuovo polo scolastico. Siamo sempre alla fase di riflessione, tuttavia si può pensare ad una differenza non sostanziale: 3,5 milioni per la ristrutturazione, 4 e dintorni per la nuova edificazione.
Il primo cittadino nell'ultima riunione del Consiglio comunale si è posto e ha posto una domanda: «Ha un senso costruire un nuovo edificio scolastico, con annessa palestra, nel luogo in cui sorge adesso?». La domanda ha il gusto della provocazione, ma nemmeno tanto. Teniamo presente che ricostruire all'interno del centro abitato comporta una serie di vincoli urbanistici e di sicurezza. La domanda di Butterini continuava: «O ha più senso pensare ad una nuova destinazione urbanistica?».

Ciò detto, occorre lasciare correre la fantasia a briglia sciolta. Partendo da un presupposto di Butterini: «Immagino un paese futuribile, più godibile, più sicuro, più aperto». E hai detto niente! «Beh, credo che il dovere di un amministratore – replica il sindaco – sia quello di pensare al presente della propria comunità, ma anche al futuro».
Vogliamo tradurre questa bella ed indiscutibilmente realistica frase? «Attenzione – ammonisce il primo cittadino – che siamo solo alle idee. Diciamo che la scuola potrebbe essere trasferita a nord del paese, nel polo che già ospita la piscina». E non c'è solo quella. Butterini snocciola:

«In quella zona ci sono anche gli impianti sportivi: abbiamo appena realizzato una tensostruttura per coprire un campo da tennis. C'è il centro polifunzionale, c'è la sede degli Alpini con la cucina; c'è la canonica con il parco della pieve».
Come dire? Piacerebbe creare un polo stile campus... «Esattamente. Certo, sono solo idee per ora. Sarebbe interessante aprire un dibattito su questo che è un tema importante per il domani ed il dopodomani della comunità condinese e di tutto il comune, visto che la scuola ospita anche gli alunni delle frazioni. Intendiamoci, quando si pensa a progetti così impattanti sul piano economico-finanziario, si deve cercare la condivisione più ampia nell'opinione pubblica. Però, come detto, occorre pensare e guardare avanti». Allora possiamo dire che il tema è sul tavolo? Il dibattito è aperto.

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