Mezzo milione ad Agri '90 Sede in ampliamento e con un nuovo mulino

di Giuliano Beltrami

«Concessione contributo per ampliamento sede e costruzione nuovo mulino a pietra per cereali minori con inserimento di nuove linee e impianti.

Beneficiario: Agri '90, società cooperativa agricola, con sede in Storo. Contributo complessivo in conto capitale: euro 500.000».
Così recita la determinazione provinciale, che assegna mezzo milione alla Cooperativa, la quale compirà trent'anni l'anno prossimo e si sta apprestando a fare un passo ulteriore sulla strada del servizio ai soci.

La Cooperativa presieduta da Vigilio Giovanelli ha previsto (stando alla domanda di contributo inviata in Provincia il 24 febbraio scorso) una spesa di un milione e 620.000 euro "per ampliamento struttura e inserimento nuove linee e impianti per cereali".
La sostanza è questa. Agri Novanta è nata con un obiettivo: incrementare la produzione del granoturco, che sul finire degli anni Ottanta era crollata ai minimi (circa 300 quintali all'anno). Obiettivo certamente raggiunto se si considera (dati dell'ultimo bilancio) che la produzione è arrivata a toccare quota 13.000 quintali.

Certo, non prodotti solo nella piana di Storo, ma anche in altre zone delle Giudicarie (in rotazione con le patate del Bleggio, per esempio) e addirittura del Trentino, ma sempre con le sementi della Cooperativa.
Ora è giunto il momento di fare un altro passo: come sbandierato spesso da Giovanelli, la Cooperativa vuole diventare un polo cerealicolo. In questa direzione, accanto al granoturco (il grano nostrano di Storo, come viene definito) si è cominciato da qualche anno a coltivare frumento, dal quale si ricava la farina bianca andata a ruba durante il lockdown, quando ci si facevano pane e pasta in casa. Ultimamente insieme al frumento è arrivato pure il grano saraceno, che offre una interessante tempistica: lo si pianta quando si è raccolto il frumento e lo si raccoglie prima di piantare il frumento. Perciò di fatto si fanno due raccolti all'anno nello stesso campo.

Proprio la produzione del frumento ha convinto la Cooperativa a dotarsi di un mulino aggiuntivo. Finora, infatti, la farina bianca si ricavava grazie ad un mulino del Veneto. Con l'aumento della produzione non è più conveniente andare avanti e indietro con i camion, quindi si è pensato ad un secondo mulino, accanto a quello del granoturco. C'è un motivo fondamentale a giustificare l'investimento: granoturco e frumento non possono essere macinati con lo stesso impianto, perché il granoturco non contiene glutine, a differenza del frumento.
Ora è arrivata la delibera. Il cantiere è già in piena attività, perciò fra qualche mese la Cooperativa avrà una sede più ampia ed un nuovo mulino.

comments powered by Disqus