La cabina che igenizza contro il Coronavirus

di Denise Rocca

Clark Kent smetteva i panni del giornalista per trasformarsi in Superman dentro una cabina rossa del telefono.
Più prosaicamente, in tempi di Coronavirus, in una cabina potremmo doverci entrare tutti per uscire igienizzati e autorizzati a recarci al lavoro, entrare in un ufficio pubblico o prendere un aereo.
Si chiama PolySanitize ed è stata messa a punto dalla BM Group di Borgo Chiese, azienda giudicariese specializzata in sistemi di automazione e isole robotizzate per l’industria da oltre 25 anni.

«Il passaggio è completamente automatizzato - spiegano i tecnici della BM - e unisce in pochi istanti tutte le fasi previste dalla procedura: rilevazione temperatura, igiene delle mani, sanificazione abbigliamento e accessori. Dall’azienda che desidera gestire le timbrature, agli aeroporti, fino alle istituzioni che richiedono massimo controllo degli accessi, questo sistema si presta a tutte le situazioni nelle quali ci sono flussi di persone».

Un macchinario tutto made in Giudicarie, dove entrare e in pochi minuti uscire con vestiti e accessori igienizzati e tutti i controlli anti Covid effettuati, che risolve in maniera semplice, e soprattutto celere e controllata, una delle nuove esigenze che industrie e luoghi di forte passaggio pubblico hanno in questa fase di post-pandemia.
«L’Italia è un Paese di inventori e di innovatori e ci siamo messi all’opera - spiega Mauro Schivalocchi , Product Manager PolySanitize - BM Group Polytec -. Dalla problematica di gestire in maniera sicura gli accessi e le uscite del personale, abbiamo sviluppato una soluzione plug&play che facilita al massimo questa nuova procedura, riducendo al minimo i tempi e garantendo a tutti sicurezza».

Messo piede dentro la cabina, l’intera procedura viene spiegata con dei messaggi vocali guidati. Sulla parete esterna, una termocamera rileva la temperatura corporea e verifica se la persona indossa la mascherina. Una stampante emette un ticket di validazione dell’accesso al box, accertando il controllo ed è possibile anche attivare il riconoscimento facciale che consente quindi la tracciabilità dei passaggi.
Una volta all’interno della cabina, la prima operazione è l’igiene delle mani che avviene senza alcun contatto con le superfici. Infine, una fotocellula identifica il passaggio della persona, attivando il nebulizzatore.

La persona sosta nel punto indicato pochi secondi per la sanificazione e può uscire al segnale acustico che indica la fine della procedura.
«Le nostre applicazioni sono un concreto esempio di “Industria 4.0” - afferma Schivalocchi - pertanto sono finalizzate ad una maggiore sicurezza per l’operatore, a un aumento dell’efficienza produttiva, ad un incremento della qualità finale. Non è la prima volta che in azienda da una difficoltà troviamo un’opportunità, e con questo prodotto, abbiamo voluto portare il nostro piccolo contributo per ripartire in sicurezza in seguito all’emergenza Covid che ci ha colpito».

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