Campiglio, soccorso alla falesia è guida alpina, e fratello della guida soccorsa una settimana fa

A quanto pare è un vizio di famiglia: a Madonna di Campiglio tutto il paese sa che l'alpinista solitario che si è ferito ieri cadendo dalla falesia mentre faceva "dry tooling" è una guida alpina. E che è il fratello dell'altra guida alpina di Campiglio che lasettimana scorsa è stata soccorsa nella neve per un malore, mentre faceva una escursione in barba alle restrizioni per Covid.

Se nel primo caso era stato solo un malore, risolto con un intervento del Soccorso Alpino via terra, ieri invece è dovuto intervenire l'elicottero dei Vigili del Fuoco di Trento con medico a bordo e squadra delSoccorso Alpino. «Non solo ha violato il divieto di uscire - ha commentato ieri il presidente della Provincia Fugatti - ma ha anche distolto importanti risorse dei socccorsi, che invece vanno destinate in primis al difficile compito di assistenza dei malati nell'epidemia».

Ieri la guida alpina è stata elitrasportata all’ospedale Santa Chiara di Trento con politraumi: il campigliano, di 33 anni  è scivolato per diversi metri mentre stava praticando in solitaria il Dry-tooling - una tecnica che consiste nello scalare una parete di roccia utilizzando l’attrezzatura da ghiaccio, ovvero picozza e ramponi - in una falesia nei pressi di Madonna di Campiglio. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 15.25 da parte dei familiari dell’infortunato preoccupati per la sua assenza.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ha chiesto l’intervento dell’elicottero e di una squadra di operatori della Stazione Madonna di Campiglio.

L’infortunato, un uomo del posto, si trovava alla base della falesia in stato cosciente. È stato raggiunto dai soccorritori e dall’equipe medica; dopo essere stato stabilizzato, è stato verricellato a bordo dell’elicottero per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Il Soccorso alpino sta raccomandando, anche con un video diffuso sui social, di non fare attivività all’aperto specie se rischiose, ma rispettare i divieti, perché in questa situazione di emergenza per il Coronavirus si mette in pericolo ancora di più non solo la propria vita ma anche quella dei soccorritori.

Tanto più se sei una guida alpina.

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