Campiglio: attico fuorilegge ed erano abusivi gli alloggi finiti in fiamme l'anno scorso

Il sottotetto viene trasformato in un lussuoso attico: ma è abusivo. La violazione è stata scoperta durante le festività natalizie, nel corso di un servizio congiunto tra i carabinieri di Madonna di Campiglio e la Polizia Locale delle Giudicarie (competente sull’ex Comune di Ragoli ora Tre Ville).

È stato controllato un cantiere per la sopraelevazione di uno storico albergo nella frazione di Palù di Madonna di Campiglio trasformato recentemente in Residenza Turistico Alberghiera.

La mansarda, che ufficialmente doveva essere un sottotetto, era stata trasformata in un attico completamente rifinito e già in uso al proprietario.

La società proprietaria della struttura aveva chiesto ed ottenuto dal Comune di Tre Ville una variante in deroga al piano regolatore, che, per questo tipo di strutture, ai sensi della L.P. 7/2002, poteva essere concessa solamente per gli interventi riguardanti le parti ad uso comune dell’esercizio turistico.

La società aveva presentato un progetto di ampliamento che prevedeva la realizzazione nel sottotetto di spazi destinati alla clientela sotto forma di sale lettura e biblioteca.

Il sopralluogo da parte dei militari e degli agenti ha permesso dunque di verificare che, quella che doveva essere una sala lettura, era in realtà un lussuoso attico con vista sulle Dolomiti di Brenta.

Oltre alle conseguenze previste per la violazione delle normative in materia di edilizia ed urbanistica, sono al vaglio dell’autorità giudiziaria anche le condotte poste in essere dai gestori tese ad impedire il regolare svolgimento dei controlli, nonché le posizioni del direttore dei lavori, del responsabile per la sicurezza e delle imprese esecutrici.

Nella generale ottica della sicurezza dei cittadini, tali controlli assumono rilievo anche in considerazione di eventi del recente passato.

Lo scorso anno, ricorda la polizia locale, in una zona limitrofa, si sviluppò un incendio in una struttura alberghiera, in cui venne poi verificato che, alcuni locali per cui era stato concesso un permesso a costruire in deroga per realizzare servizi, erano stati trasformati abusivamente in spazi alloggiativi.

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