Il sindaco manifesta per la Segre L'assesore Failoni lo insulta: «El gà bon temp de cantar Bella Ciao»

«Quando in un appuntamento pubblico, in mezzo a un sacco di gente, un alto rappresentante delle istituzioni ti indica con fare da bullo per attirare l’attenzione esclamando “Varda chi quel che gà el bon temp de nar a Milàn a cantar Bella Ciao coi comunisti”, beh in quel momento ti senti più che mai dalla parte giusta. Lasciando ovviamente perdere il fatto che già il giudicare cosa sia “bon temp” per gli altri è alquanto fastidioso, c’è da dire che qualcuno un giorno dovrà spiegarci chi e quando ha deciso che essere antifascisti significa essere comunisti».

A scrivere questo post su Facebook è stato il sindaco di Fiavè, Angelo Zambotti. Un messaggio pieno di amarezza. «Quanto successo sabato - spiega il primo cittadino giudicariese - è così triste e grave che non poteva passare in silenzio. E ho deciso di rendere noto tutto». Prosegue: «Per un assessore provinciale l’essere andato a Milano insieme ad altri sindaci la mia solidarietà a Liliana Segre è stata una perdita di tempo. Non ho parole, ognuno tiri le sue conclusioni. Basta alla politica degli insulti, a quella che prende a cattive parole chi la pensa in modo di diverso. Anche su tematiche su cui non ci si dovrebbe dividere come quella dell’antifascismo». Zambotti preferisce non rendere noto il nome dell’esponente dell’esecutivo guidato da Fugatti che lo ha attaccato sabato. E precisa: «Non ho nessun tipo di problema con la giunta provinciale. Ci tengo a chiarirlo. Ma quanto avvenuto, non lo nego, mi ha amareggiato». Nel corso della giornata è emerso che l’assessore in questione è Roberto Failoni. Che ridimensiona l’accaduto: «Non è successo nulla e non ho offeso nessuno. A Zambotti ho anzi ribadito che per qualunque cosa siamo pronti a confrontarci con lui».

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