Confiscato un quintale di funghi ai cercatori appassionati ma "ingordi": saranno regalati alle case di riposo

di Denise Rocca

Sfiora il quintale l’ammontare complessivo dei funghi confiscati in una sola settimana dagli uomini della stazione forestale di Tione in collaborazione con i custodi forestali del comune giudicariese: tutto il raccolto è stato consegnato alle parrocchie e alle case di risposo locali.

È il risultato dei controlli sui sentieri delle Giudicarie Centrali e in parte dell’Alta Valle del Chiese in un periodo che si è rivelato eccezionalmente buono per gli appassionati micologi.

Tanta generosità di madre natura ha anche attirato, però, chi pensava di farsi una scorpacciata gratis, in barba alle regole per la raccolta: «La scorsa settimana è stata molto favorevole alla crescita di funghi - spiega Luca Ducoli, comandante della stazione forestale di Tione - le condizioni climatiche si sono rivelate ideali e di conseguenza molti si sono recati sui monti del territorio ma non sempre rimanendo nei limiti di legge per la raccolta. Da parte nostra abbiamo intensificato i controlli per scongiurare e disincentivare gli abusi.

In presenza di infrazioni la confisca di quanto raccolto e una sanzione pecuniaria sono le misure previste e tutto il sequestrato viene poi distribuito a parrocchie, case di riposo ed enti territoriali che possono utilizzarlo senza che vada inutilmente sprecato».

Così don Celestino Riz, parroco di Roncone, si è ritrovato consegnati a domicilio parecchi chili di raccolto: «Verranno essiccati dai giovani dell’oratorio di Roncone - spiega il parroco - e venduti in un mercatino. Tutto il ricavato andrà ai missionari, esattamente come accade, in primavera, quando c’è la raccolta del radicchio di montagna: anche in questo caso quando ci arriva il raccolto sequestrato lo mettiamo sott’olio e tutto viene destinato in beneficienza».

Vale la pena ricordare le regole per poter andare a funghi sul territorio giudicariese: anzitutto è necessario il permesso rilasciato dal Comune, poi la raccolta va eseguita con un contenitore rigido forato, ovvero il classico cestino di vimini, sono bandite invece borse di plastica o altri contenitori chiusi. Ci sono infine due limiti, uno temporale e uno quantitativo: la ricerca è permessa esclusivamente dalle 7 alle 19 e non si può superare il limite dei 2 chili di funghi giornalieri a persona. Esenti dalla richiesta di permesso comunale sono i residenti in provincia di Trento.

Ed è proprio principalmente per aver sforato la quantità permessa che i fungaioli sono stati pizzicati e multati sui monti giudicariesi nei giorni scorsi. Davanti a tanta abbondanza, soprattutto di porcini, in parecchi hanno pensato di portarsene a casa ben oltre le quantità consentite: «Per chi si avventura sui nostri sentieri in cerca di funghi senza permesso la sanzione è di 57,33 euro - ricorda Ducoli - per i chili in eccesso si paga 47,67 euro a chilo e naturalmente in entrambi i casi c’è la confisca di quanto raccolto».

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