Sulle vette del Brenta con i disabili domenica e lunedì con Rosa, Ferrari e Maggioni: no limits

Torna in vetta la disabilità, torna per la quarta volta Dolomiti Open nel gruppo del Brenta. L’esperienza promossa nel 2015 da Simone Elmi, guida alpina di Molveno, si rinnoverà il prossimo fine settimana nel cuore del Brenta. Dopo Cima Tosa (2015), Cima Brenta (2016), il Campanil Basso (2017), Cima Prati e Gemelli (2018), quest’anno sarà la volta della Torre d’Ambiez e del Campaniletto, raggiungibili con un’arrampicata di quinto grado.

Protagonisti dell’impresa, è proprio il caso di dirlo, saranno tre persone con disabilità: Gianluigi Rosa, bomber della nazionale paralimpica di Hockey su slittino e “conquistatore” del Campanil Basso, Kevin Ferrari, l’anno scorso giunto sulla vetta dei Gemelli, e Michele Maggioni, guida alpina.

Un destino accomuna i tre sportivi: quello di aver perso una gamba. Ma soprattutto quello di aver gettato il cuore oltre l’ostacolo, e di essere arrivati là dove nessuno avrebbe potuto scommettere. Gianluigi, Kevin e Michele arrampicano con una protesi speciale, e il prossimo fine settimana dimostreranno ancora una volta dove può condurre la forza di volontà.

Nel pomeriggio di domenica partiranno da San Lorenzo Dorsino con le guide alpine di Activity Trentino, un gruppo di amici, e un nugolo di giornalisti che documenterà l’evento, alla volta del rifugio Agostini. Qui, nel pomeriggio, secondo la tradizione di Dolomiti Open verrà inscenato un suggestivo momento culturale, nel quale verranno rievocate le gesta dei pionieri del Brenta.

All’alba del lunedì, poi, la partenza per le vette. Ognuno secondo le proprie capacità e possibilità. Per capirci: sarà presente anche un gruppetto di ragazzi affetti da sindrome di down, guidati da Alberto Benchimol della Sportfund Onlus di Bologna, che darà vita a un’escursione in Val D’ambiez. Semplice, ma pur sempre “oltre” la loro quotidiana esperienza.

Secondo un’altra tradizione di Dolomiti Open, poi, a metà mattina risuoneranno suggestive note di musica classica: Michele Selva (sax) e Michele Pavesi (tromba) duetteranno l’uno dalla Torre d’Ambiez, l’altro dal “Crozzet” del rifugio, in un quarto d’ora che anche quest’anno si preannuncia ricco d’intenso fascino.

L’evento è inserito nelle celebrazioni ufficiali del decennale di Dolomiti Unesco: d’altronde, come ripete sempre Elmi, “perché le Dolomiti siano davvero Unesco, cioè patrimonio di tutta l’umanità, è necessario offrire a tutti la possibilità di viverle”. E lui lo fa per davvero.

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