Un sorriso ai bimbi di Protonterapia: Valdaone e Lilt regalano una vacanza

di Denise Rocca

Valdaone Ti Sorride, recita lo slogan e il nome del progetto, ed è un sorriso rivolto soprattutto ai bambini impegnati nelle cure oncologiche al centro di Protonterapia di Trento. Per chi di loro può allontanarsi dal centro e per le loro famiglie è a disposizione un fine settimana nelle strutture ricettive del territorio di Valdaone: un momento che vuole essere il più possibile spensierato.

Il progetto è stato ideato dal Comune di Valdaone, che copre tutti costi del soggiorno delle famiglie e dalla Lega Italiana per la lotta contro i Tumori - sezione di Trento, in collaborazione con il Centro di Protonterapia e con il patrocinio della Comunità di Valle delle Giudicarie.

L’obiettivo è semplice: si tratta di offrire un momento di sollievo e di evasione alle famiglie che stanno affrontando un periodo difficile e doloroso come quello delle terapie oncologiche. Un momento nella natura e di tranquillità in una valle come quella di Daone ancora integra. E oltre alle bellezze paesaggistiche il punto sono le persone, le tante associazioni del territorio di Valdaone che hanno abbracciato il progetto e preparano iniziative e momenti per i loro ospiti speciali. «Il dono più prezioso che vogliamo fare a questi bambini e alle loro famiglie - spiegano da Valdone - è quello del tempo, una coperta patchwork di istanti, di tanti “adesso”, verso chi sta affrontando il tempo delle cure, del dolore, della speranza e a volte della sconfitta. Speriamo di riempire il tempo della spensieratezza». Non tutti i piccoli pazienti possono essere accolti, c’è da fare i conti con la loro situazione clinica e l’opportunità che lascino l’ospedale, ma chi può si trova a disposizione intanto la massima discrezione e la possibilità di fare ciò che più desidera in questo tempo di serenità, ma anche una Comunità preparata, consapevole e pronta ad accogliere queste famiglie e creare dei momenti piacevoli per i piccoli. Così da quando è iniziato il progetto nel 2016 c’è chi è andato a pescare con qualcuno dei cittadini di Valdaone, o a cercare funghi o a fare qualche passeggiata.

Una delle difficoltà per queste famiglie a prendersi dei momenti di svago è anche la preoccupazione di non avere i propri medici vicini nel caso di malesseri, ecco perché viene loro assicurato un adeguato sostegno medico, in prima battuta, dal dottor Gianni Ambrosini che, oltre a essere un consigliere di Valdaone, è anche medico oncologo, ideatore e promotore attivo del progetto. Che ha anche deciso di non farsi frenare da timori o dubbi e si prende la responsabilità della vigilanza medica, elemento chiave per dare tranquillità alle famiglie e far funzionare l’iniziativa. Così ogni estate, da un paio di anni, all’infopoint di Praso vengono accolte le famiglie che hanno avuto il via libera dal centro di Protonterapia - qualcuna si perde a far foto lungo il percorso, qualcun’altra viene portata sulle vecchie strade dai navigatori, ma i volontari sul posto sono pazienti e sorridenti -, vengono accompagnate nelle strutture ricettive e poi è la volta della Diga di Bissina e una sosta, ormai diventata obbligatoria a Boazzo e Nudole, a vedere le prime bellezze che il territorio offre e ogni volta è un’avventura diversa, ogni volta i volontari cercano l’attività e la partecipazione adatta ad ogni carattere. «Abbiamo deciso di non dare troppa visibilità all’iniziativa - spiega Ketty Pellizzari, sindaco di Valdaone - perché non è, e a questo ci teniamo molto, un’attività di promozione territoriale ma un’attività dal valore sociale, quello che doniamo è in sostanza un po’ di tempo il più possibile sereno a queste famiglie che sono in un momento della loro vita molto difficile. Vorremmo continuare a portare avanti l’iniziativa che è arricchente anche per le nostre comunità e speriamo di riuscire a farlo perché serve anche il placet della nuova amministrazione provinciale e noi ci auguriamo che arrivi come in passato».

 In alto la foto della Valle di Daone scattata da Juri Ferrari

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