Dall'antica Masera Tabacchi a centro di cultura della valle

Sono andati spediti e determinati nel comune di Comano Terme a realizzare la nuova biblioteca di valle in un edificio, la Masera Tabacchi, che porta con sè un pezzo della storia economica e sociale della vallata. 
I lavori iniziati all’inizio del 2017 con la demolizione di un’ala dell’ampio edificio industriale che fu la Masera Tabacchi sono ormai agli sgoccioli: manca solo la posa degli arredi interni - già pianificati e acquistati - e la pavimentazione della piazza antistante l’edificio, un ampio spazio aperto che promette di ospitare eventi e manifestazioni, molto atteso in un paese come quello di Ponte Arche che una piazza pedonale vera e propria non ce l’ha. Lo spazio aperto rimarrà di proprietà privata della società Bleggi, ma l’accordo che ha visto la famiglia donare al comune l’ala dove oggi sorge il nuovo edificio prevede che la piazza sia a disposizione per le esigenze della biblioteca. 
La nuova struttura in vetro e metallo, pensata anche per ricordare il passato industriale di quegli spazi, sorge nell’ala che una volta serviva da essicatoio quando alla Masera le mani solerti delle operaie di un tempo lavoravano le foglie di tabacco: è stata donata da una società che fa capo alla Bleggi al comune di Comano Terme vincolandone la destinazione proprio alla realizzazione della biblioteca. 
Circa 4.400 metri cubi di volume distribuiti su 285 metri quadrati formano la nuova struttura che offre duecento metri quadrati in più dell’attuale per ospitare postazioni studio, lavoro e naturalmente i 36 mila volumi che fanno parte del patrimonio della biblioteca delle Giudicarie Esteriori. Al piano -1 rispetto alla piazza rialzata da dove si accederà all’edificio si sta allestendo l’emeroteca, dove leggere giornali e riviste, già un servizio molto frequentato nella biblioteca attuale, e ci sarà anche una sala studio che potrà essere richiesta in esclusiva per lavori di gruppo. Salendo al primo piano si accederà agli spazi per bimbi e ragazzi, differenziati per età, cosa che ora non è davvero possibile nella biblioteca odierna, aumenteranno le postazioni internet e verrà introdotto il servizio di autoprestito con la posa di colonnine dedicate, oltre alla possibilità di restituire i libri anche fuori dagli orari di chiusura grazie ad un box esterno, un po’ come una volta si restituivano i film quando ancora esistevano i distributori.
Quindi si può parlare di inaugurazione? Ni. Il sindaco Fabio Zambotti vorrebbe fare un regalo di Natale ai suoi concittadini che curiosi sbirciano dalle ampie vetrate della nuova struttura costruita proprio nel cuore del paese, fra l’accesso al parco termale, la stazione, la posta e l’ufficio turistico: «Mi piacerebbe una bella festa prenatalizia» butta lì, senza dare certezze. Il bibliotecario storico della vivace realtà giudicariese Aldo Collizzolli, che non ha mai lasciato il suo posto dietro al bancone di Ponte Arche fin da quando la biblioteca è stata aperta al piano terra delle scuole medie e ha seguito passo passo la nascita della nuova creatura che dovrà gestire, è invece più cauto e non azzarda previsioni: un mese passa in fretta, per traslocare dalla vecchia sede alla nuova serve una settimana di chiusura e con l’arrivo delle vacanze natalizie la località si anima di turisti che hanno sempre mostrato di apprezzare il servizio della biblioteca. Che sia fra poche settimane o fra un paio di mesi, ormai manca davvero pochissimo per mettere piede nella nuova biblioteca di valle che aspira a diventare un nuovo centro culturale grazie ad una struttura contemporanea pensata da un esperto di biblioteche come l’architetto Marco Muscogiuri.

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