Tra sogni e progetti: il pane consegnato con il drone

di Denise Rocca

Daniel Zanoni - 22 anni una maturità in servizi commerciali all’Upt di Trento e una lunga tradizione di panificazione in famiglia - è il giovane erede dello storico Panificio Zanoni in piazza Mercato a Ponte Arche.

Di recente, ha concluso un prestigioso corso di panificazione e fra i sogni c’è anche quello di consegnare il suo pane con i droni.
Già impegnato a preparare l’impasto dei panettoni natalizi, racconta la sua avventura alla scuola fondata da Gualtiero Marchesi, la Alma Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Colorno.

«L’ho conosciuta grazie a mio fratello Stefano, così a gennaio di quest’anno ho iniziato il corso di panificazione moderna per un diploma in professionista della panificazione e bakery chef - racconta - È una scuola prestigiosa che mi ha aperto un mondo davanti, mi ha dato tanta fiducia per il futuro. È una visione ampia sul mondo della panificazione che viene data con una parte teorica e una pratica sulla cultura dell’arte bianca, oltre a una serie di master class con chef rinomati e alla fine un tirocino e tre giorni di esami». Daniel che è uscito con 90/100 di valutazione ha fatto i suoi tre mesi di tirocinio al Panificio Marinato, di quell’Ezio Marinato che è campione mondiale e europeo di panificazione, mentre per l’esame ha deciso di mescolare le tradizioni culinarie di Trentino e Veneto.

L’esame richiedeva infatti la preparazione di un pane, un biscotto da forno e un lievitato, Daniel ha fatto una proposte interregionale: «Ho voluto centrare il mio lavoro su ingredienti tipici del Trentino ma era richiesto anche di lavorare con tradizioni e ingredienti locali - spiega il giovane - quindi ho chiamato il mio esame “Il Trentino incontra il Veneto” facendo un pan polenta ispirato alla polenta carbonera di Storo. Per i biscotti ho usato le susine dop di Dro abbinate ad un liquore locale. Per il lievitato ho preso ispirazione dal “Pan co l’ua” veneto aggiungendo però le trentinissime le mele. Per la focaccia ho scelto farine di segale e farro tipiche del norditalia e ho abbinato una crema e un carpaccio di asparagi che è tipico della zona di Portogruaro dove ho fatto il tirocinio».

Daniel ha preso l’amore per la panificazione in famiglia: suo nonno Guerrino Zanoni, originario di Riva del Garda dove aveva iniziato a lavorare in un panificio, aprì la sua bottega e laboratorio in Val Rendena nel 1950, poi negli anni 70 e 80 suo figlio Marco, il padre di Daniel, entrò in azienda e proseguì l’attività. Oggi è Daniel che ha deciso di mettere le mani in pasta, letteralmente. «Sono innamorato della mia valle - spiega - e sto sperimentando prodotti con ingredienti localissimi con la ciuìga e le patate del Lomaso. La focaccia dolce, tipica di questa valle, rimane uno dei lievitati che mi danno più soddisfazione».

E i droni, con una bottega storica che si occupa della tradizione italianissima dei lievitati, cosa c’entrano? «Quello è un sogno ma anche un’aspirazione - sorride Daniel - sono appassionato di tecnologia e guardando al futuro mi piacerebbe uscire dai confini del Trentino con il pane dell’azienda di famiglia, portarlo in America e abbinarci un sistema di distribuzione innovativo come i droni. Il pane appena sfornato che arriva sulle scrivanie della Silicon Valley con un drone, sarebbe fantastico».

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