La Val Rendena fa l'en plein Quattro consiglieri a Trento

Con una forte inversione di tendenza rispetto alla «debacle» del 2013, le Giudicarie prendono prepotentemente piede nel nuovo consiglio provinciale ed eleggono ben quattro candidati (uno per ciascuno negli ambiti che lo compongono) dei 25 distribuiti tra le varie liste, rafforzando la rappresentanza rispetto all’ultimo mandato nel quale fu eletto il solo Mario Tonina (residente nelle Giudicarie Esteriori). Proprio Tonina, amministratore di lungo corso, grazie all’operato svolto e nonostante l’abbandono dell’Upt, ha registrato 2.496 preferenze e portato Progetto Trentino al 10,66%, poco sotto l’11,12% del 2013. 
Enorme successo inoltre per il leghista Roberto Failoni ) che con 2.336 voti è risultato il secondo candidato più votato della Lega, esplosa dal 6,95% al 29,41%. Dalla Busa di Tione arriva invece Mattia Gottardi, avvocato e sindaco di Tione, «civico» che il giorno dopo il «tradimento» di Carlo Daldoss ha scelto il centrodestra e la lista Civica Trentina di Rodolfo Borga, incassando 2.056 preferenze (1.636 voti nel bacino giudicariese, 444 nella sua Tione). Per Gottardi, che come annunciato alla vigilia lascerà la carica di primo cittadino, si tratta di un’elezione giunta al primo tentativo. Trainata dal suo successo, nelle Giudicarie la Civica Trentina si piazza al secondo posto nelle Giudicarie totalizzando l’11,50% delle preferenze, il quadruplo del 2013. E se Fugatti nelle Giudicarie vola al 59,80%, non è un caso.
Il quarto e ultimo consigliere giudicariese eletto è invece proveniente dalla Valle del Chiese: Alex Marini che con 751 voti (371 nella comunità) rappresenterà il Movimento 5 Stelle, che qui ha incassato il 5,68%.
Chi era quasi convinto di avercela fatta fino a metà pomeriggio è invece Remo Andreolli, ex assessore provinciale schieratosi con la lista «Futura 2018» capitanata da Paolo Ghezzi: ha chiuso con 1.014 preferenze, quinto della lista. Buona partenza invece, poi rimontato da altri colleghi del Pd (al 9,74% in valle dal 21,87% del 2013), per uno dei personaggi storici della cooperazione trentina e giudicariese, Giuliano Beltrami, che ha ottenuto 790 voti. Sono 21 quindi i candidati giudicariesi che restano a casa: tra i volti già conosciuti resta fuori per la seconda volta consecutiva, e nonostante un buon risultato, l’architetto Alessandra Sordo Sicheri di Progetto Trentino (seconda solo a Tonina con 1.299 voti), così come Vanessa Masè, prima dei non eletti di Civica Trentina, con i suoi 1.001 voti. E per il Patt il baluardo si chiama Chiara Guetti, 375 preferenze, che ferma l’asticella in discesa al 9,72% (era il 14,13) mentre l’Upt, perdendo Tonina, passa da 2.532 (il 14,46%) a 284 voti (il 2,98%), condannato all’inconsistenza politica.

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