Riaperto dopo tanti anni l'oratorio di Creto

Dopo qualche decennio, per la gioia dell’intera comunità della Busa della Pieve, l’oratorio di Creto, ristrutturato per volere di don Giovanni Fedrizzi nel lontano 1994 e successivamente poco utilizzato, ha riaperto le porte.
Grazie infatti alla disponibilità ed alla voglia di «fare comunità» del nuovo Parroco dell’unità pastorale «Madonna delle Grazie» don Vincenzo Lupoli, domenica pomeriggio l’imponente ed accogliente stabile adiacente all’Arcipretale di Santa Giustina ha accolto moltissimi bambini ed adolescenti.
Il giovane parroco, subentrato qualche settimana a Padre Artemio Uberti e coadiuvato da Don Giuseppe Caldera, ha fin da subito cercato di coinvolgere la comunità, partendo ovviamente dai più giovani, al fine di poter riportare al centro dell’aggregazione un punto di ritrovo storico per eccellenza. «Da oggi - commenta entusiasta Don Vincenzo Lupoli - l’oratorio di Creto tornerà a vivere. Grazie alla passione di un gruppo di persone ed in particolar modo di Ferruccio Bugna di Bersone - tutti i bambini della busa della Pieve, a cui se vorranno si aggiungeranno anche quelli esterni, ricominceranno a trascorrere le domeniche pomeriggio insieme effettuando, dopo un primo momento di preghiera, dei laboratori e dei giochi di gruppo».
In queste settimane sono state diverse le persone che hanno dedicato tempo alle operazioni di pulizia degli stabili.
L’accogliente struttura offre infatti, oltre ad alcune stanze in cui sarà effettuata la catechesi, un teatro, una sala cinema ed una stanza in cui sarà, con ogni probabilità, realizzata una cucina a disposizione degli utilizzatori.
L’idea del gruppo oratorio è poi quella di ricavare in uno degli spazi della struttura una piccola ed amatoriale falegnameria per la realizzazione di alcuni lavoretti da donare ai più bisognosi.
«Mi preme sottolineare - prosegue il giovane parroco Don Lupoli - che l’oratorio è una struttura accessibile ed aperta a tutti.
Abbiamo anche recuperato una parte della grande canonica ricavandone un mini-appartamento a disposizione. Per il momento sarà utilizzato dallo storico Antonio Armanidi Agrone che, due mattine a settimana, curerà l’archivio storico e gestirà tutti i certificati ufficiali.
Successivamente sarà avviata anche una parte di segreteria amministrativa. Tutto verrà effettuato con il sano e bellissimo spirito del volontariato».
 

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