Tedesco ruba bici elettrica Beccato dalle telecamere

Secondo un proverbio gli italiani stimano i tedeschi, ma non li amano, mentre i tedeschi amano gli italiani ma non li stimano.

Ieri mattina a Storo il proverbio (almeno per quanto riguarda il sentimento degli italiani nei confronti dei tedeschi) è crollato miseramente.

Erano le 10.33 (l'ora è precisa perché desunta dalle telecamere) quando Pierantonio Fiorino, gestore del negozio «I fiori di Pier», a pianterreno del Centro Vendite Ca' Rossa, sale al piano di sopra per una pausa e per per prendersi un caffè. Arrivato nel negozio della ferramenta, si imbatte in un signore alto, biondo, ben vestito, indubbiamente di nazionalità teutonica, il quale sta osservando delle biciclette. In particolare si sofferma sulle bici a pedalata assistita, le miracolose bici elettriche che vanno tanto di moda e costano pure.

Il punto vendita della Sav, la Corperativa roveretana che ha rilevato dalla locale Famiglia Cooperativa i negozi di ferramenta e di prodotti agricoli nel Centro Vendite Ca' Rossa, è grande, e i commessi sono alle prese con i clienti. Pierantonio osserva l'estraneo che soppesa le biciclette: le alza, le pesa, come si fa quando si vuole comperarne una.

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Si accorge che il malintenzionato, appprofittando del momento in cui nessuno lo vede, prende la e-bike più costosa (cinquemila euro di valore) e se la batte a gran velocità dalla porta principale. A questo punto il fioraio lo insegue, come ci racconta con l'emozione nella voce, «con il cuore in gola, scendendo dalle scale e giungendo nel parcheggio giusto mentre l'uomo, avendo infilato la bici in un furgone, si è messo alla guida».

Fiorino apre la portiera del furgone e cerca di tirare fuori dall'abitacolo il ladro, che si libera con uno spintone, avvia il motore e parte. Momenti convulsi, come ricorda Pierantonio Fiorino, con telefonata immediata ai vigili, visione delle telecamere, riconoscimento della targa e del furgone, allertamento dei vigili delle Giudicarie, che istituiscono un posto di blocco.

Dopo una mezz'oretta il furgone giunge nei pressi di Tione, ma non si ferma all'alt della polizia di valle. Prosegue fino in località Polin, sopra Tione, imbocca una stradina laterale per nascondersi. L'uomo tira fuori la bici dal furgone e la lega ad un albero. Sul più bello però arriva la pattuglia, che lo arresta e lo porta in caserma.

Viene beccato mentre probabilmente si stava avviando verso la Germania: aveva caricato in macchina la bici, convinto di farla franca, ma l'intervento coraggioso di Pierantonio Fiorino ha sventato il furto. Gli uomini della Polizia di valle hanno fatto il resto: non è rimasto loro che denunciare il ladro, autore di un furto, stavolta non certo fatto con destrezza.

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