Fra Storo e Tione lite sulle fiere

di Giuliano Beltrami

Si sente l’odore acre di incidenti diplomatici? Stavolta pare proprio di sì. Di fronte (sebbene senza armi spianate) ci sono Storo e Tione, che spiegata ai distratti significa il comune più grosso delle Giudicarie, con i suoi 4.700 abitanti, e il comune ritenuto capoluogo comprensoriale perché ospita l’ospedale (anche se amputato), le scuole superiori e professionali, gli uffici provinciali, la sede della Comunità di valle, gli avvocati (sebbene senza tribunale).

Motivo della disputa? Due manifestazioni nate per essere fiori all’occhiello delle rispettive comunità nel campo della promozione turistica: a Tione l’Ecofiera di montagna, giunta alla diciottesima edizione, partita come esposizione di prodotti dell’economia sostenibile di montagna, scivolata lentamente verso una fiera campionaria in cui trovi di tutto; a Storo il neonato (terza edizione in programma) Festival della polenta, inno (inutile ribadirlo) alla polenta, figlia della farina gialla, a sua volta figlia del re delle campagne del posto.

Perché mai dovrebbero litigare, le due manifestazioni? Semplice: per la data. Accade che entrambi gli eventi aprano il sipario all’inizio dell’autunno. L’anno scorso al Festival della polenta (nell’ambito della convivenza pacifica) fu chiesto di fissare la data di effettuazione nella seconda domenica di ottobre, perché (com’è nella tradizione) il primo weekend ottobrino è occupato dall’Ecofiera. «Ci mancherebbe!», risposero i «Coquàdar» (che non sempre sono testardi come si immagina) di Storo, «chi prima arriva meglio alloggia!». Fu così che l’Ecofiera si svolse a Tione nel fine settimana che culminava con domenica 2 ottobre, mentre il Festival della polenta si accontentò di una piovosissima domenica 9 ottobre.

Convivenza pacifica? Nel 2016 sì, nel 2017... Se gli storesi hanno mantenuto la seconda domenica di ottobre, i tionesi hanno deciso di cambiare data, spostandosi sullo stesso weekend scelto da Storo. Quel che è peggio (stando alle lamentele degli storesi) senza sentire il bisogno di confrontarsi, di «condividere», verbo molto usato ai tempi nostri. «A dire il vero - confessa il presidente della Pro Loco M2 Nicola Zontini - non ci hanno nemmeno comunicato che l’Ecofiera 2017 sarà domenica 8 ottobre: lo abbiamo saputo per vie traverse, punto. L’anno scorso e l’anno prima abbiamo organizzato il Festival la seconda domenica di ottobre anche per andare incontro alle esigenze dell’Ecofiera, che giustamente ha un diritto di anzianità, ma non possiamo spostare le date perché a loro viene il ghiribizzo di cambiare, peraltro senza chiedere o comunicare».

Risultato? L’8 ottobre 2017 (se non sopravvengono fatti nuovi) nel giro di trenta chilometri si svolgeranno contemporaneamente due manifestazioni che si faranno concorrenza, almeno sul piano delle presenze del pubblico: l’Ecofiera a Tione e il Festival della polenta a Storo. Entrambe con una missione: promuovere il territorio e i suoi prodotti; entrambe con una apparente regia: quella della Comunità di valle, che promuove «Trentino Food Festival». Sarebbe troppo facile perdersi nell’ironia, pensando al tour de force dei responsabili delle istituzioni locali (Comuni, Bim, Comunità di valle, Consorzi turistici), costretti nello stesso giorno a stringere mani, sciorinare complimenti e degustare piatti fra Storo e Tione. È più facile porsi una semplice domanda: possibile che per manifestazioni così rilevanti (non la sagra di un paese) nessuno (Comunità di valle o i due Consorzi turistici in odore di fusione da tempo) riesca a trovare un accordo sulle date, evitando sgradevoli e reciproci pestoni sui piedi?

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