Nasce la Super Rurale di Rendena

di Jessica Pellegrino

Un plebiscito. Difficile definire altrimenti il risultato che, stamattina ha sancito il via libera alla nascita della nuova grande Cassa Rurale Val Rendena. Il compito di siglare il traguardo ufficiale del nuovo istituto di credito è andato infatti ai soci intervenuti alle rispettive assemblee straordinarie delle Cassa Rurali di Strembo, Bocenago e Caderzone e di Spiazzo e Javrè. Il risultato non ha lasciato adito a dubbi: in entrambi i casi i presenti hanno dato il loro benestare alla fusione,  raggiungendo l’unanimità per la Cassa Rurale di Spiazzo e Javrè e sfiorandola a Strembo Bocenago Caderzone, con un solo voto contrario.


Un appuntamento importante, come hanno sottolineato i presidenti delle due consorelle, Piervito Botteri per Strembo Bocenago Caderzone e Mirko Bonapace per Javrè e Spiazzo, che ha chiuso il percorso avviato nel luglio del 2014 con la firma del protocollo d’intesa. «Questa - ha sottolineato Mirko Bonapace, prima di mettere in votazione il punto - è una fusione per la quale abbiamo lavorato senza soffermarci troppo sulle mere questioni di rappresentanza, condividendo gli intenti da parte dei due consigli». Sulla stessa linea anche Piervito Botteri che ai suoi soci ha parlato di «un progetto importante che ci avete dato la possibilità di portare avanti. Voglio quindi ringraziare l’assemblea - ha affermato - che mi ha sempre espresso la sua  fiducia in questi anni e spero di averla ricambiata».


I prossimi passi saranno ora volti a dare operatività alla nuova Cassa Rurale con la firma dell’atto di fusione prima, in programma per il 12 giugno, e la convocazione della prima assemblea del nuovo istituto fissata per il successivo 11 luglio. In quest’ultima data i soci, circa 2000, potranno eleggere il nuovo Consiglio di amministrazione in cui siederanno 9 componenti: il presidente, che per i primi 3 mandati sarà un rappresentante della Circoscrizione di Spiazzo e Javrè, 4 consiglieri per Spiazzo-Javrè e 4 consiglieri per la Circoscrizione Strembo, Bocenago e Caderzone, di cui uno in carica come vicepresidente.
«Il pensiero ora - ha commentato in chiusura Botteri - è quello di riuscire a creare squadra che funzioni».

Positivi anche i dati con cui la nuova Cassa si accinge a partire: un patrimonio complessivo da 24,5 milioni di euro, un’ampia liquidità, un limitato rischio di credito deteriorato (3,52% sofferenze rispetto ad una media di sistema del 9,07%) e una raccolta complessiva di 153 milioni di euro.

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