Ospedale di Tione, radiologia, rischio paralisi

Gli allarmi sul futuro dell'ospedale di Tione non finiscono mai

di Giuliano Beltrami

Gli allarmi sul futuro dell'ospedale di Tione non finiscono mai. D'altronde non si può dire che le decisioni dell'Azienda sanitaria diano una mano a fare chiarezza. Semmai è esattamente il contrario, e ciò getta sconcerto sugli addetti ai lavori prima di tutto, ma poi sulla popolazione, che guarda attonita al suo ospedale storico, senza capire se avrà un domani o no.

Se il 2014 è stato l'anno del punto nascite, il 2015 rischia di mettere in cima alle emergenze la Radiologia. Come si ricorderà, sul finire dell'anno scorso venne lanciato l'allarme dalla Comunità di Valle rispetto alla telerefertazione fatta da Rovereto, che dal 7 gennaio veniva sospesa fra le 16 e le 20 nei giorni feriali e dalle 8 alle 20 nei giorni prefestivi e festivi. Sollevato il problema, ecco un rapido dietrofront dell'Azienda, che metteva una pezza, per la penna del direttore generale Luciano Flor, secondo cui si trattava di una decisione temporanea.

Tutto a posto? Magari! Eugenio Marsilli (direttore dell'Unità operativa di Radiologia) lancia il suo grido di dolore in una lettera a Flor e a Cutrupi (direttore dell'ospedale giudicariese) per spiegare che d'ora in poi - per dirla con linguaggio popolare - per gli utenti di radiologia saranno cavoli amari. 
Prima notizia (buona) che si evince dalla lettera di Marsilli: verrà ripresa l'attività di refertazione degli esami eseguiti nelle sedi periferiche in cui non esiste copertura medica, ossia Tione, Arco e Borgo Valsugana, nella fascia oraria diurna feriale 16-20, sospesa nella settimana appena terminata costringendo i due medici tionesi ad alternarsi in una turnistica per coprire il servizio dalle 8 alle 20.

Ora cominciano i guai: «Purtroppo - scrive Marsilli - non ci sarà più dato il supporto di telerefertazione radiologica in tutti quei giorni in cui uno dei due medici della mia Unità sarà assente. Solo durante l'assenza di uno dei due medici per almeno una settimana, il mercoledì e il venerdì vi sarà un medico dell'Unità operativa di Rovereto in mobilità. Di conseguenza, dato che per il solo medico che resta in servizio è assolutamente impossibile garantire l'esecuzione e la refertazione degli esami eseguiti ai pazienti esterni ambulatoriali, di pronto soccorso ed interni, nelle tre metodiche di imaging (Raggi X, Ecografia e Tac) come quando si è in due, l'unica soluzione possibile è quella di ridurre al minimo le griglie di offerta, in particolare per i pazienti ambulatoriali esterni, ma il disagio vi sarà sicuramente anche per gli interni (sul pronto soccorso e le urgenze in genere ovviamente non si può derogare)».

In concreto, nei giorni in cui in servizio vi sarà un solo medico (durante le assenze settimanali e i periodi più lunghi di ferie) le conseguenze saranno pesanti. Messa nero su bianco: «Non sarà possibile garantire l'esecuzione di Tac ed Ecografie ai ricoverati in giornata o al massimo nei due giorni successivi, come è di norma successo fino ad ora. Verrà sospesa per i pazienti ambulatoriali esterni l'esecuzione di Rx Torace (sia per sospetta pneumopatia che per lesioni costali) fino ad ora con accesso diretto. Gli esami andranno prenotati presso la nostra segreteria che avrà griglie apposite di prenotazione con numeri calmierati. Verrà chiusa la griglia di offerta per gli esami ortopedici ambulatoriali nelle giornate di controlli ortopedici. Anche questi esami andranno prenotati, a Cup o nel giorno successivo presso la nostra segreteria. Verranno chiuse le prenotazioni di esami ecografici interventistici e ?speciali' e ridotti del 50% quelli standard. Verranno limitate le Tac ai soli codici Rao A». 

Commenti? C'è sempre Travagliato o Peschiera! Purché non ci si dica che abbiamo la sanità più efficiente del mondo.

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