"Generazione Bellezza" il programma di Emilio Casalini racconta la Val di Fiemme

Nella puntata in onda oggi, martedì 28 marzo, a Rai3, il racconto di come una comunità riesce a gestire per oltre mille anni dei beni comuni quali le foreste

di Fabio De Santi

TRENTO. È dedicata alla Val di Fiemme la puntata di Generazione Bellezza in onda questa sera, martedì 28 marzo, alle 20.15 su Rai3. Un programma di Rai Cultura quello ideato e condotto da Emilio Casalini che si sta facendo apprezzare per lo sguardo particolare dato all’immenso patrimonio artistico e culturale italiano ammirato e desiderato in tutto il mondo.

La trasmissione di stasera porta lo spettatore in Val di Fiemme: “Ogni puntata - racconta all’Adige Casalini - è dedicata a un esempio replicabile che ci possa ispirare nella valorizzazione del nostro patrimonio. L’insegnamento che prendiamo dalla puntata della Val di Fiemme è di come una comunità, non un singolo ma una comunità, possa gestire per oltre mille anni dei beni comuni come la foresta”.

Per l’autore: “Quello della Val di Fiemme è un esempio perché in Italia siamo molto bravi su molte cose ma molto poco sul fare comunità, siamo divisi proprio per storia quindi impariamo da questo esempio come si può lavorare insieme e ottimizzare il concetto di bene comune. Questa puntata serve oltre a vedere come si tutelano le foreste ma anche a riflettere su come si valorizzano i nostri bene e come si possa agire come comunità”.

A colpire Emilio Casalini il fatto che “si possa tenere insieme l’antico e il moderno, cioè ci sono gli spazi per ragazzi che propongono nuove idee: si può vedere da una parte l’armonia di un liutaio che lavora su un abete di risonanza e contemporaneamente dei ragazzi che con gli scarti dei pini fanno essenze oppure un gelato artigianale, come tutto possa diventare un valore il finale è dedicato a una ragazza che dice “voglio tornare qua, voglio stare qua perché qui c’è futuro”.

Questo per Casalini “è un segnale importante che lascia aperta una visione sul futuro del bosco, visto non solo come legname ma da scoprire in una dimensione diversa, nuova, anche molto spirituale, legata a quel benessere che ci regala il bosco, la foresta. Questa è la nuova frontiera. E’ bello ci sia un’apertura verso un turismo sostenibile intorno al quale c’è una comunità anche di imprese che però stanno all’interno di un sistema in armonia”.

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