Carano / La vicenda

Maso Toffa rinasce grazie alla solidarietà di Fiemme: dopo l’incendio rivive la casa socio–riabilitativa

Nel maggio del 2020 il feroce rogo. La comunità si è attivata aiutando la Cooperativa Oltre. Qui le persone con disagio psichiatrico sono aiutate nella gestione della quotidianità

di Andrea Orsolin

CARANO. Nuova casa, nuova vita. Maso Toffa, struttura socio sanitaria immersa nella tranquillità dei prati di località Cela, poco sopra la strada statale 48, è definitivamente rinato dopo il terribile incendio che la sera del 4 maggio 2020 lo distrusse. Fu colpa di un cortocircuito ad un televisore, di cui per fortuna si accorsero in tempo gli utenti, tutti incolumi, contattando i vigili del fuoco.

Dal 19 dicembre il rinnovato Maso è tornato a popolarsi, e le persone che lo animano sembrano proprio felici. Sono adulti - uomini e donne - che soffrono di disagio psichico o con problemi di emarginazione, sostenuti quotidianamente nel loro percorso di reinserimento sociale e lavorativo. Il Maso rappresenta un passaggio temporaneo di una vita non facile: qui si impara a preparare da mangiare, le pulizie, la spesa, ad avere cura del proprio corpo e a socializzare. Esperienze fondamentali per il bagaglio personale di ognuno.

Ci accolgono a braccia aperte mentre stanno preparando il pranzo, quando fuori la neve scende mossa con forza dal vento. Al caldo dei nuovi ambienti si sta proprio bene. Ci sono anche Claudio Demarchi, il presidente della Cooperativa Oltre che gestisce la struttura, e Fiorella Mich, coordinatrice del Maso.

«Dopo l'incendio c'era una grande preoccupazione, mi chiedevo come avremo potuto rialzarci» ammette Demarchi. Non sapeva ancora che presto si sarebbe messa in moto la grande macchina di solidarietà della valle di Fiemme. Gli aiuti per la ricostruzione di Maso Toffa sono arrivati da più parti. Associazioni e privati hanno contribuito ad una raccolta fondi che ha raggiunto i 50mila euro. Alcune ditte hanno operato dei prezzi scontati, la Croce Rossa ha fatto una donazione per l'acquisto di mobili. Anche l'ente pubblico ha fatto il suo: aiuti sono giunti da Bim e Comunità, mentre il Comune di Ville di Fiemme ha fornito aiuto con le pratiche burocratiche. Il rimborso assicurativo e i lavori eseguiti beneficiando del Superbonus hanno fatto il resto, dice Claudio.

«Abbiamo sentito la vicinanza di tutta la comunità - racconta Fiorella - Oggi penso a tutte le telefonate e i messaggi di solidarietà ricevuti, gli aiuti, gli indumenti che ci sono stati donati quando avevamo perso tutto...».Ad inizio 2021 sono cominciati i lavori, seguiti da Luca Bortolotti, consigliere della Cooperativa. Tutto, all'interno, è cambiato. I grossi muri portanti sono stati sostituiti con travi e pilastri che occupano meno spazio, è stato inserito l'ascensore e aggiunto un soppalco che permette di portare da 4 a 6 i posti per residenziali, che giungono da tutta la provincia. Al centro diurno invece ci sono solo persone (attualmente 6) della valle. Durante il cantiere gli utenti sono stati per un periodo a Campitello di Fassa (dove la Coop gestisce un centro con annesso negozio) e poi all'interno dell'ex casa di riposo di Tesero.Ora la vita a Maso Toffa è ripresa.

«Qui facciamo il laboratorio di feltro e riciclo, giardinaggio, la gestione dell'orto e svolgiamo le varie attività quotidiane, cambiando a seconda di stagionalità e tipo di utenti che ci sono - spiega Fiorella - Le soddisfazioni non mancano, visto che recentemente abbiamo assunto un nostro ex ospite che ora lavora come vero e proprio dipendente. Ora l'obiettivo è portare qui scuole e famiglie in visita, per mostrare a tutti che il mondo del disagio è frequentabile».

L'inaugurazione del nuovo Maso Toffa verrà organizzata durante il 2023, che coincide con i vent'anni dalla fondazione della Cooperativa Oltre. I motivi per festeggiare e le persone da ringraziare di certo non mancano.

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