Val di Fiemme / Il dramma

Tesero, ragazza vuole lanciarsi nel rio Stava: salvata dall'intervento dei carabinieri

È accaduto il 20 febbraio, poco prima dell'alba: la giovane, 35 anni, si trovava sull'argine destro del torrente e minacciava di suicidarsi. Cinque mesi fa un episodio simile sulle Dolomiti Bellunesi, quando una carabiniera dialogò cinque ore con una donna su un ponte tibetano facendole cambiare idea

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TRENTO. L'episodio di oggi in val di Fiemme ricorda quanto accadatuto l'anno scorso su un ponte tibetano fra i monti del Bellunese: una donna che minaccia di lanciarsi nel vuoto ma fortunatamente viene salvata dai carabinieri che la convincono a desistere.

In quel caso a interloquire per circa quattro ore con la signora disperata era stata la giovane carabiniera Martina Pigliapoco, in servizio alla stazione di San Vito di Cadore, poi premiata dal presidente Mattarella per quel gesto (che ha raccontato pochi giorni fa anche sul palco di Sanremo).

Questa mattina, a Tesero, sono stati altri militari dell'Arma a intervenire in soccorso di una giovane donna che era intenzionata a farla finita gettandosi nel rio Stava.

Un comunicato dei carabinieri spiega che la ragazza è stata vista verso le 5.30 sull'argine destro del torrente: è intervenuta l'aliquota radiomobile e ai militari la giovane ha manifestato chiaramente l'intenzione di suicidarsi.

"I carabinieri - si legge nella nota stampa - l’hanno subito bloccata e allontata dall’argine, evitando che la donna ponesse fine alla propria vita.

La 35enne, visibilmente confusa e frastornata, è stata affidata per le cure del caso ai sanitari del 118 che l’hanno trasportata all’ospedale di Cavalese".

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