Val di Fiemme / L'intervento

Allarme droga fra i minorenni: otto giovani segnalati dai carabinieri

I controlli in zona si sono intensificati dopo che un tredicenne era stato trovato in possesso di una modica quantità di hashish. I militari: "I nostri interventi non hanno scopi punitivi ma mirano a contenere e prevenire  il fenomeno"

CAVALESE. Un tredicenne trovato in possesso di hashish e poi altri sette minorenni segnalati per consumo di droghe "leggere".

È l'esito di un'operazione dei carabinieri in valle di Fiemme.

"Il recente rinvenimento di una modica quantità di hashish nella disponibilità di un ragazzino di soli 13 anni, da parte dei carabinieri di Predazzo - si legge in una nota stampa dell'Arma - ha destato notevole preoccupazione e ha indotto il comando compagnia di Cavalese a incrementare l’azione di contrasto al consumo delle sostanze stupefacenti tra i giovanissimi.

Qualche sera fa, all’esito di un servizio dedicato, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile e della stazione di Cavalese, hanno segnalato al commissariato del governo per la Provincia tre sedicenni sorpresi a fumare marijuana in una piazzetta di Castello Molina di Fiemme e dopo pochi giorni, nel corso di analoga attività preventiva, altri due minori sono stati colto a far uso di hashish nel parco della Pieve di Cavalese".

I carabinieri informano anche che pochi giorni prima avevanosegnalato come assuntori di droghe anche altri due minorenni che a Tesero, nell’attesa di entrare a scuola, si stavano trattenendo fuori dall’istituto a fumare “una canna”.

"L’attenzione rivolta dai militari contro il consumo delle droghe - spiegano i carabinieri - è ben lontano da mirare a scopi punitivi e mira a contenere il fenomeno, specie tra gli adolescenti, soprattutto con l’avvio dell’apposito iter amministrativo, che può rappresentare un utile momento di riflessione e presa di coscienza per il giovane e per gli adulti a lui vicini, agevolandone il recupero da eventuali condizioni di dipendenza, promuovendo gli appositi programmi terapeutici e socio-riabilitativi, predisposti dalle strutture sanitarie dedicate".

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