All'alberghiero Enaip di Tesero piove nelle aule ad ogni acquazzone

di Stefania Povolo

«Una classe in cui si insegna l’eccellenza del settore della ristorazione e accoglienza, davvero fiore all’occhiello della Val di Fiemme e del Trentino, è in questo momento una calamità statica e d’igiene per i nostri ragazzi e i professori»: è questo quello che la rappresentante dei genitori dell’ENAIP indirizzo alberghiero, nonchè ex insegnante Augusta Fantoni, segnala all’Adige. Un appello che si aggiunge all’interrogazione presentata sul tema un paio di settimane fa dal consigliere Filippo Degasperi in Provincia ed illustrata dall’Adige.
«Nella classe in questo momento occupata dai ragazzi del terzo anno, indirizzo arte bianca, sono presenti pericolose infiltrazioni d’umidità, talmente copiose che ad ogni acquazzone, la stanza si allaga di diversi centimetri d’acqua, i ragazzi sono costretti a interrompere la lezione e aspirare l’acqua con delle pompe. L’emergenza non si risolve con il bel tempo: in uno degli angoli è già presente un esteso segno nell’intonaco con tanto di muffa nera, che comporta un pericolo di salute immediato per gli occupanti e delle possibili variazioni rischiose sulla statica dell’edificio».
Cosa ne pensa il dirigente Dino Moser, di questa vicenda?
«Ne è chiaramente al corrente e ci appoggia in questo appello che stiamo portando avanti con le istituzioni provinciali. Va detto che è solo una delle criticità dello stabile dell’istituto, già oggetto di una richiesta di trasferimento ad oggi sospesa dal 2015, e che nell’impegno di risolvere questa incresciosa situazione, dall’anno scorso il dirigente ha avviato una serie di segnalazioni a Comune, Provincia e assessorato all’istruzione, da cui non ha ricevuto risposta. Abbiamo inoltrato anche noi il nostro appello, il 30 ottobre di quest’anno, ma ancora nessuno si è fatto portavoce di una soluzione».
La segnalazione è stata accolta dalla minoranza di Tesero, che in questo momento, assieme al consigliere provinciale Filippo Degasperi, pare abbia preso in mano la questione.
«Proprio in questi giorni il dirigente ci ha fatto sapere che forse, qualcosa si muove sul fronte politico, ma ancora non si sa né quando, né come. Davvero un peccato per questi ragazzi, già enormemente danneggiati dalla situazione pandemica, che a fine anno dovranno conseguire una qualifica finale. Assieme ai loro professori non si sono mai tirati indietro nell’offrirsi per presentare al meglio il proprio territorio e istituto in occasione di catering e momenti conviviali anche di respiro internazionale, hanno conseguito prestigiosi riconoscimenti che danno lustro anche al territorio trentino… e si trovano a studiare in ambienti malsani e pericolosi, senza una risposta e un’attenzione puntuale dalle istituzioni».

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