Predazzo ricorda in lutto il dottor Luigi Biscaglia medico e corista appassionato

di Mario Felicetti

Anche la comunità di Predazzo ha accolto con profondo cordoglio la scomparsa del dottor Luigi Biscaglia, deceduto venerdì a Trento. Un personaggio simbolo del paese, che tutta la popolazione ricorda per la sua puntuale, qualificata, pluridecennale attività di medico condotto prima e di medico di base dopo, nonché come primo presidente del Coro Negritella, del quale ancora oggi rivestiva la carica di presidente onorario.
Originario di Calavino, nella Valle dei Laghi, dove era nato il 20 gennaio del 1929, si era laureato a Padova nel 1955, specializzandosi quindi in pediatria nel 1955, in cardiologia nel 1966 e in medicina interna nel 1971. A Predazzo era arrivato il 20 settembre del 1959, prendendo il posto di un altro indimenticato medico come il dottor Gino Minghetti, straordinario riferimento sanitario per molti anni ed al quale, in segno di stima e di gratitudine, è intitolata una via del paese. Il dottor Biscaglia ha portato avanti la sua attività di ufficiale sanitario fino al 1993, mantenendo quindi l’incarico di medico condotto fino al 1999, anno in cui, il 31 gennaio, ha concluso la sua esperienza, pur continuando a rendersi disponibile per quanti gli chiedevano ancora indicazioni e consigli.
Un uomo tutto d’un pezzo, generoso, preparato, pronto, deciso, a volte apparentemente burbero, anche perché non amava le cose superficiali e le inutili perdite di tempo, che si è distinto sempre per chiarezza di idee e per un attaccamento ammirevole alla propria professione, ricordato sempre da tutti, specialmente dai non più giovani, per la determinazione e la competenza espressa di fronte ad ogni patologia.
Un personaggio che amava la musica ed il bel canto, come conferma la sua presidenza del coro Negritella dal 1959, dopo cinque anni dalla sua costituzione, avvenuta nel 1954, fino al 1978, quando è stato nominato presidente onorario. «Un incontro - soleva dire - quasi normale, visto che avevo già fatto parte di qualche coretto del mio paese d’origine. Quando sono arrivato a Predazzo, mi sono subito avvicinato all’attività del Negritella, fino a costruire con i coristi una solida amicizia, destinata a durare nel tempo».
Il dottor Biscaglia è stato anche l’autore di diversi testi di canzoni della montagna molto note, tra le quali «Barcarola a Lagolo», con la musica di don Giuseppe Grosselli, e «A Monticolo», una delle canzoni più belle, che tutti i cori di montagna interpretano da sempre e che offre straordinarie emozioni.
Nell’ottobre del 1993, quando lasciò l’ incarico di ufficiale sanitario, continuando comunque come medico condotto, venne anche premiato nel corso di una cerimonia organizzata dalle Amministrazioni comunali di Predazzo e Ziano e dagli enti valligiani, assieme a tutte le associazioni locali di volontariato, durante la quale gli furono consegnati un orologio, una pergamena e una medaglia d’oro in segno di profonda gratitudine.
Quella che ora viene confermata da chi ha avuto modo di conoscerlo e di apprezzarne per decenni l’attività umana, professionale e coscienziosa di sanitario che non verrà dimenticato e che entra di diritto nella storia di Predazzo e dell’intera valle di Fiemme.

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