Morto Giorgio Dantone il «re» della val Duron alla Baita Lino Brach

La val Duron non ha più il suo custode, almeno in terra. Un improvviso malore, infatti, si è portato via nel primo pomeriggio Giorgio Dantone, figura conosciutissima in tutta la val di Fassa e non solo, appassionato proprietario della Baita Lino Brach, la storica baita di famiglia che Giorgio assieme alla moglie Marina aveva recentemente ristrutturato.
Nel cordoglio di un’attonita Elena Testor, ex procuradora e senatrice di Fassa, c’è la misura del vuoto lasciato da Dantone in valle: «Giorgio era un amante della bellissima Val Duron, ne conosceva ogni centimetro e si attivava sempre perché venissero risolte le problematiche che insorgevano - ricorda Testor -. Credo che il termine giusto sia “custode”. Era un riferimento per chi andava in Val Duron. Io andavo spesso a trovarlo per scambiare qualche chiacchiera, sapeva trasmettere il suo amore per la vita di montagna e di cacciatore».

Con la sua amata moglie Marina, originaria di Reggio Emilia e conosciuta tre anni fa, sull’onda di un colpo di fulmine che li aveva colti alle soglie dei 60 anni, a Natale 2019 avevano inaugurato il nuovo rifugio, coronando il loro bellissimo sogno.

«L’ultima volta che ho visto Giorgio era fine agosto e come consuetudine ci siamo seduti fuori dal rifugio per scambiarci ognuno di noi le proprie esperienze: lui sull’ andamento della stagione io sulla questione politica - prosegue la senatrice -. Non sarei mai andata in Val Duron senza passare da lui per un saluto.
Questa è una brutta notizia il nostro custode, il nostro amico Giorgio lascia un vuoto alla comunità, e alla sua amata Marina a cui rivolgo il mio abbraccio più caloroso».

La storia di Giorgio e Marina era diventata di dominio pubblico la primavera scorsa, grazie ad un video pubblicato dall’Apt Val di Fassa sui propri canali social.
Giorgio dopo aver lavorato per molti anni in alcuni noleggi di sci di Canazei, il 14 aprile 2008 salì alla baita che i genitori avevano costruito nel 1970 e gestito a lungo nei mesi estivi, per abitarci tutto l’anno. La baita rimane aperta tutto l’anno a beneficio degli escursionisti di passaggio, con Giorgio che si diletta ai fornelli con le ricette tradizionali ereditate dal padre, diventando, come amava dire lui, «un cuoco inventato».

La svolta arriva nel 2017, quando fra gli escursionisti di passaggio, alla soglia della baita si affaccia Marina. Viene da Reggio Emilia e da una vita casa-ufficio che la porta ad innamorarsi perdutamente della Val Duron e di Giorgio. Praticamente fra i due è amora a prima vista e il 26 maggio 2018 Giorgio e Marina sono marito e moglie. Per entrambi è una prima volta che sprigiona un’energia positiva impensabile per una coppia di sessantenni. Energia che viene prontamente incanalata nella ristrutturazione completa della vecchia baita. «A sessant’anni abbiamo guardato al futuro» racconta orgoglioso nel video Giorgio. Un futuro di coppia purtroppo breve, il cui frutto toccherà ora a Marina curare con tutto l’amore che siamo certi il custode della Val Duron è riuscito a trasmetterle per questo luogo incantato.

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