Predazzo: addio Tullio Boninsegna fu regolano per due volte e protagonista della società

Il paese di Predazzo ma più in generale la valle di Fiemme hanno perso uno degli uomini che per mezzo secolo ha intrecciato la propria vita con molti passaggi importanti di vita pubblica.

L’altroieri all’età di 89 anni è venuto a mancare Tullio Boninsegna, ex geometra della Magnifica Comunità di Fiemme, assessore ai lavori pubblici del Comune di Predazzo dal 1965 al 1975, nelle due consigliature rette dal sindaco Italo Craffonara e per due mandati (1993-96 e 2002-2005) regolano della Regola feudale di Predazzo di cui poi per anni è stato revisore dei conti prima, e probiviro dopo.
Tre ruoli nei quali Tullio Boninsegna, i cui funerali si svolgeranno oggi alle 13.30 nella chiesa arcipretale di Predazzo, ha lasciato il segno, grazie ad una grande competenza e ad una forte personalità.

«Non aveva un carattere facile, il Tullio - ricorda Italo Craffonara -. Io però ci sono sempre andato d’accordo anche perché era un professionista e un amministratore scrupoloso e molto preparato. Il forte rapporto dialettico che talvolta si innescava con lui, non era mai fine a se stesso e portava sempre a buone soluzioni. Le nostre strade a servizio della comunità - continua Craffonara - si sono incrociate spesso: oltre che come assessore ai lavori pubblici, io lo ricordo come eccellente geometra della Magnifica Comunità di Fiemme nei 12 anni, dal 1977 al 1989 in cui fui Scario». Un ruolo di grande impegno e responsabilità, su un territorio di quasi 20 mila ettari fra boschi e pascoli, nei quali Bonisegna si è sempre distinto.

«Era un geometra che sapeva il fatto suo - conferma Giacomo Boninsegna, l’attuale Scario, che pure ha condiviso con Tullio percorsi nella vita pubblica di Predazzo e della valle -. Molte delle strade forestali sul nostro territorio, giusto per ricordare una parte di ciò che ci ha lasciato, portano la sua firma». Comproprietario degli impianti sciistici Ferrari e Paradiso a Passo Rolle, Tullio Boninsegna per due volte è stato anche Regolano della Regola feudale di Predazzo: «Personalmente - prosegue Giacomo Boninsegna - io tengo a sottolineare l’importante ruolo che ha giocato nel suo primo mandato da Regolano, nella transizione dalla società impiantistica Latemar all’attuale Latemar 2200».
L’operazione, peraltro resa possibile grazie a corposi investimenti costati sacrifici anche agli albergatori, ebbe in Tullio Boninsegna un abile mediatore per quel che riguarda le competenze della Regola: «Fatti salvi i terreni della stazione di partenza, i nuovi impianti che ci avrebbero collegato ad Obereggen appartenevano alla Regola - ricorda Giacomo Boninsegna -. Il paese sulla questione che si trascinava dal 1973, era diviso in due, come Guelfi e Ghibellini, fra chi voleva aprire allo sviluppo sciistico e chi invece vi si opponeva. In quei delicati frangenti Tullio fu molto bravo attraverso la mediazione, ad aprire allo sviluppo senza spaccare il paese ed ottenendo una convenzione molto vantaggiosa dal punto di vista economico per la Regola. Credo che Predazzo e la val di Fiemme per lo sviluppo turistico che hanno avuto negli anni successivi e fino ai nostri giorni, gli debbano un grazie».

Tullio Boninsegna lascia la moglie Maddalena e i figli Paolo e Daniela, la sorella Gemma e il fratello Livio. Come anticipato, le esequie alle 13.30 a Predazzo.

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